Papa: “Dobbiamo mettere al centro gli emarginati, come bimbi non nati e anziani”

"Chiediamo la grazia di desiderare questo. Perché è solo amando che si trova la gioia e si diffonde la speranza"

Foto Filippo Monteforte / AFP in foto Papa Francesco

ROMA – “Quando ci chiniamo insieme sul fratello che soffre, quando diventiamo insieme prossimi di chi patisce solitudine e povertà, quando mettiamo al centro chi è emarginato, come i bambini che non vedono la luce. I giovani privati di speranza, le famiglie tentate di disgregarsi, gli ammalati o gli anziani scartati, già camminiamo insieme nella carità che sana le divisioni”. Così Papa Francesco, ricevendo in Udienza i vescovi orientali cattolici in Europa, convenuti a Roma. In occasione del consueto incontro annuale organizzato dal Consiglio delle Conferenze episcopali di Europa (Ccee). “Allora ci prepariamo ad abitare insieme l’unico Cielo al quale siamo chiamati” – continua il Pontefice.

Le parole di Papa Francesco

“Là il Signore non ci chiederà conto di quali e quanti territori sono rimasti sotto la nostra giurisdizione e nemmeno di come abbiamo contribuito allo sviluppo delle nostre identità nazionali. Ci chiederà quanto siamo stati capaci di amare il prossimo, ogni prossimo, e di annunciare il Vangelo di salvezza a chi abbiamo incontrato sulle strade della vita. Chiediamo la grazia di desiderare questo. Perché è solo amando che si trova la gioia e si diffonde la speranza. È amando che passano in secondo piano quelle realtà secondarie a cui siamo ancora attaccati, e vengono in primo piano le uniche che restano per sempre: Dio e il prossimo”.

(LaPresse)

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