ROMA – Il 2020 inizia malissimo per il Movimento 5 Stelle, alle prese con addii e crisi. Ieri l’ennesimo abbandono nella giunta comunale torinese guidata da Chiara Appendino. Il consigliere Aldo Curatella ha inviato una lettera al presidente del consiglio comunale, Francesco Sicari: “Non era questo il movimento, non erano queste le finalità che ci si prefiggeva e non è più possibile restare all’interno di un contenitore che ha solo l’intestazione originaria ma è ormai quanto di più lontano si possa immaginare”. Un filo rosso che si ricollega anche alla fuoriuscita di Gianluigi Paragone, cacciato dopo aver votato no alla legge di bilancio. L’ex conduttore di La7 da diverso tempo si era mostrato molto critico nei confronti delle scelte politiche adottate da Luigi Di Maio, poi ha deciso di astenersi nel voto di fiducia al governo.
Movimento spaccato
“Gianluigi è infinitamente più grillino di molti che si professano tale”, ha detto in difesa di Paragone Alessandro Di Battista. Dello stesso avviso anche Barbara Lezzi: “Non è una buona idea espellere gli anticorpi, caro Movimento 5 Stelle. Paragone è e resta un mio collega. Fino a quando, e sono certa che continuerà così, lavorerà senza sosta per i deboli, per assicurare un salario minimo decente, per fare in modo che le multinazionali osservino le leggi del nostro Paese”. Contro Paragone si scaglia Carlo Sibilia, che parla di “spettacolo patetico ai danni dei cittadini italiani”, tanto che “sono sorpreso che ci sia anche qualcuno che difende questi personaggi”. Nicola Morra si rivolge direttamente a Paragone: “Ma se ci definisci il ‘nulla’, come si legge, perché rimanevi nel ‘nulla’ prima di essere espulso?“.
La Lega corteggia gli ex grillini
“Le porte della Lega sono sempre aperte per le persone oneste e di buona volontà, che non vogliono morire col Pd ma vogliono cambiare l’Italia”, così il leader della Lega Matteo Salvini all’alba degli ultimi addii pentastellati. E per il portavoce di Forza Italia Giorgio Mulè l’accordo sarebbe solo una questione di tempo. “Non sarà senz’altro oggi, non sarà nemmeno domani e forse manco dopodomani. Ma sicuramente Salvini e Paragone hanno già scattato il selfie con cui, tra qualche tempo, verrà annunciato urbi et orbi sui social network il ritorno di Gianluigi nel centrodestra”, ha spiegato.