Parcheggi sotterranei, la questione scompare dai radar del Consiglio

Gaetano Simeone

NAPOLI – Il piano per i parcheggi interrati scompare dall’agenda del Comune. Mercoledì i capigruppo si incontreranno per concordare la data della prossima convocazione del Consiglio dopo il flop della scorsa seduta, ma sembra che l’ordine del giorno sarà lo stesso dei lavori saltati per mancanza del numero legale. Non si dovrebbe parlare, insomma, delle tre nuove area di sosta, oggetto di contestazioni all’interno della stessa maggioranza, in particolare da parte del gruppo di Napoli solidale. E il consigliere Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture che si occupa della vicenda, mastica amaro: da quando ha lasciato il gruppo Napoli libera ed è confluito nel Misto non ha più il diritto di partecipare alla conferenza dei capigruppo e quindi non può sollecitare la riproposizione del piano.

I tre parcheggi

Si tratta di tre grandi parcheggi sotterranei a gestione privata, situati in piazza Vittoria (questo progetto fu bloccato dalla giunta De Magistris) a Fuorigrotta in via Cerlone, nei pressi dell’area della Cumana e dello stadio Maradona, e al Vomero in via De Ruggiero, per un totale di oltre 863 posti auto e box auto, in zone, scrive il Comune, “caratterizzate da gravi criticità di parcheggio”. In particolare i lavori al Vomero sono stati contestati in piazza nei giorni scorsi, con un presidio che ha visto fra i protagonisti la consigliera regionale Maria Muscarà. Come hanno fatto notare i manifestanti (ma anche il capogruppo di Napoli solidale Sergio D’Angelo la pensa alla stessa maniera) aprire parcheggi in zone centrali significa solo incentivare l’uso delle vetture e il beneficio derivante dal maggior numero di posti scompare in breve tempo, perché sempre più gente userà l’auto. Meglio sarebbe adoperare i parcheggi di interscambio a ridosso degli stazionamenti dei mezzi pubblici.

Le delibere tornano in Consiglio

Tornano quindi in Consiglio le 6 delibere non discusse nell’ultima seduta, tra le quali la 77 del 29 marzo 2023 relativa all’approvazione del regolamento del ‘Garante delle persone con disabilità’ e la 94 del 6 aprile 2023 relativa al Contratto Istituzionale di Sviluppo ‘Napoli – Centro storico.’ Bisognerà attendere giorni migliori anche per gli ordini del giorno: due a firma della consigliera Alessandra Clemente (Misto) sugli idonei al concorso Asìa 2022 e sulla situazione dell’archivio storico dell’Enel; uno a firma di Iris Savastano e Salvatore Guangi (Forza Italia) sulla istituzione di un organismo di controllo sulla manutenzione e gestione del patrimonio immobiliare a uso residenziale; uno a firma di Giorgio Longobardi (Fratelli d’Italia) sul Festival di Napoli; uno del gruppo Pd su un protocollo di intesa tra la Polizia locale e Anm per la sicurezza sul trasporto pubblico locale e uno a firma del gruppo Manfredi Sindaco sul ruolo dei consigli municipali nella gestione dei fondi comunali. E la commissione consiliare Urbanistica del Comune si riunirà a mezzogiorno per l’avvio della discussione sul regolamento sui beni comuni. E’ invitata alla seduta l’assessora all’Urbanistica Laura Lieto. Il Comune di Napoli è la prima città in Italia ad aver istituito, anni fa, un assessorato ai Beni comuni per dare forza al tema delle forme d’uso del patrimonio per il prevalente interesse collettivo.
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