PARIGI (Giuseppe Palmieri) – Ancora terrore. Ancora morte nel cuore dell’Europa. Questa volta è stata evitata la strage, ma il sangue torna a scorrere a causa di agguati di matrice islamica. Un uomo ha aggredito dei passanti con un coltello nel secondo arrondissement di Parigi. La capitale francese nel mirino di qualcuno che uccide a caso, chi gli capita a tiro. Come negli ultimi anni avvenuto tante, troppe volte. La polizia si è immediatamente recata sul posto. E’ intervenuta, neutralizzando il presunto attentatore. L’uomo, secondo quanto emerso sin dai primi momenti, ha iniziato a ferire le persone che si ritrovava davanti, senza una logica. E urlava. Una frase di fede che sta diventando, negli ultimi tempi, in diverse occasioni, grido di morte.
L’intervento della polizia francese
“Allah Akbar”. Lo ha detto con tutta la voce che aveva mentre colpiva i passanti nella Rue Saint-Augustin. Quattro persone, non otto come era emerso in primo momento, sono state raggiunte dai fendenti. Una è stata uccisa. La polizia non ha esitato. E’ intervenuta sul posto e ha bloccato l’azione dell’assalitore aprendo il fuoco. E i colpi di arma da fuoco hanno fermato le urla e anche il tentativo di fare vittime portato avanti dall’aggressore. I primi riscontri fanno pensare ad un attentato di matrice islamica. Ma per ora non ci sono rivendicazioni.
La zona blindata e le indagini sulla matrice terroristica
Gli accoltellamenti si sono verificati all’altezza della fermata metro ‘Quatre septembre’, tra l’Opéra e la sede della Borsa, nel 2° arrondissement, nel cuore di Parigi. Una città che si sta ormai abituando a fare i conti con il terrorismo e con la morte da esso provocata. Non si conoscono, al momento, le generalità dell’uomo che è stato ucciso e della vittima innocente che ha perso la vita mentre stava semplicemente passeggiando per strada. Non si parla ancora di attentato. La polizia sta indagando. La zona è stata letteralmente blindata. Serve chiarezza. E sicurezza per le strade di un’Europa che di queste aggressioni non ne può più.