Parigi messa a ferro e fuoco da black bloc e ‘ultra-gauche’

Si sono mescolati nella marcia per il clima e hanno creato disordini e scontri con la polizia

Rubbish bins burn as protestors gather during a climate change protest in Paris on September 21, 2019. (Photo by Zakaria ABDELKAFI / AFP)

Sabato di tensione a Parigi con cassonetti in fiamme, vetri rotti e scene di guerriglia urbana. La capitale francese è stata teatro di tre manifestazioni in contemporanea: oltre alla marcia per il clima, che fa seguito al grande evento mondiale di venerdì, la protesta dei sindacati contro la riforma delle pensioni e il ritorno dei gilet gialli (anche se ridimensionati e senza ‘giubbotti’). L’allerta della vigilia del ‘sabato nero’ parigino ha portato la prefettura a schierare oltre 7.500 uomini tra gendarmi e agenti, oltre ai militari: il bilancio è di 99 fermi in un centro città blindato.

Al mattino sugli Champs-Elysees doveva andare in scena l’atto 45 dei gilet gialli: ma si sono presentate un centinaio di persone, senza gilet per “mostrare che siamo francesi e basta” e per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine. Alcuni hanno provato a radunarsi nella zona vietata, che comprendeva gli Champs-Elysees, ma la polizia li ha dispersi facilmente. Nel pomeriggio, circa 15.000 persone hanno preso parte alla marcia per il clima, l’evento più atteso e più ‘attenzionato’ a cui ha preso parte anche la sindaca Anne Hidalgo: il corteo è stato rovinato dalla violenza con i militanti dell’ultra-sinistra che si sono mescolati ai manifestanti causando scontri con le forze dell’ordine. Finestre rotte, barricate di fortuna, auto e cassonetti bruciati: la violenza è scoppiata all’inizio del corteo, tanto che Greenpeace si è dovuta chiamare fuori dalla marcia, invitando i suoi sostenitori ad abbandonare la piazza.

Secondo la Prefettura, oltre 1.000 manifestanti ‘radicali’ sono riusciti a infiltrarsi, tra ‘ultra-gauche’, gli ‘ultra-gialli’ e qualche centinaio di black bloc. Nel centro delle tensioni nel pomeriggio, Boulevard Saint-Michel, nel quartiere studentesco latino, dove militanti mascherati hanno lanciato proiettili contro la polizia prima di attaccare una filiale della banca e dare alle fiamme i cassonetti. Gli agenti hanno risposto sparando gas lacrimogeni. Dopo gli scontri il corteo è arrivato nel distretto di Bercy, sulla riva destra della Senna, dove poi si è dispersa. Attivisti verdi hanno bloccato un ponte e una passerella pedonale con striscioni: su uno di questi campeggiava la scritta ‘Macron, inquinatore della Terra’. Le marce a difesa del clima son avvenute in tutta la Francia: secondo gli organizzatori circa 150mila manifestanti in tutto il Paese.

(LaPresse)

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