STRASBURGO – Oggi si vota ‘Fit for 55’ il pacchetto sul clima. Ma la votazione di rischia di spaccare la maggioranza che sostiene Ursola von der Leyen. Il tallone di Achille abbraccia due punti delicati: lo stop alle vendite di auto e furgoni nuovi che emettono CO2 nel 2035 e il sistema Ets II, che tassa i trasporti su gomma e riscaldamento anche dei privati. Occorrono otto voti per confermare l’ambizioso impegno della Commissione che prevede la riduzione del “100% le vendite di auto e furgoni nuovi che emettono CO2 nel 2035. Ciò comporterebbe lo stop all’immissione in commercio di auto con motore a combustione interna. Ci sarebbe anche il sì della commissione Ambiente l’Europarlamento ma il nodo da sciogliere potrebbe essere quello di un emendamento al testo che prevede invece lo stop al 90%.
La decarbonizzazione
L’Ue punta alla decarbonizzazione attraverso il mercato della CO2, ovvero “il sistema noto come Ets che copre le emissioni degli impianti industriali e il settore energetico”. Si tende ad una certa rapidità di riduzione delle emissioni da parte dell’industria dell’Ue, oltre che alla “creazione di un fondo per gli investimenti nell’innovazione per le imprese europee” e “all’estensione del sistema Ets al trasporto aereo e marittimo”.
Il secondo mercato
La proposta della commissione è quella di creare “un secondo mercato Ets, per dare un prezzo alla CO2 emessa da trasporti su gomma ed edifici”. Una soluzione che porterebbe a importanti ripercussioni sul prezzo dei carburanti alla pompa e del riscaldamento domestico. Parte dei ricavi finirebbero in un apposito fondo sociale per il clima in supporto alle famiglie con maggiori difficoltà. Si punta, inoltre anche a ulteriori obiettivi di riduzione delle emissioni da agricoltura e trasporti per gli Stati membri.
