ROMA – Da domani e fino al 5 aprile misure restrittive per una Pasqua in rosso su tutto il territorio nazionale. Cambiano i governi ma la regola è sempre la stessa: Natale come Pasqua mentre in altre nazioni anche d’oltre Oceano come ad esempio l’Australia, il Covid resta solo un brutto e lontano ricordo. A attenzione: la legge non è uguale per tutti, o meglio ci sono Regioni come Campania (che resta in zona rossa anche le prossime due settimane), Puglia, Liguria, Toscana, Alto Adige e Val d’Aosta Sicilia e Sardegna, quest’ultima da poco in zona arancione, che hanno adottato misure ad hoc. E per chi rientra da viaggi in città europee dovrà sottoporsi a tampone, ad una quarantena di 5 giorni e a ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni prefissati.
Cosa fare e cosa no Se fino a oggi per le regioni in cui è in vigore la zona rossa, non è possibile andare a trovare amici o parenti, sarà invece consentito farlo nel weekend di Pasqua: “sono ammessi gli spostamenti per ragioni di necessità e per raggiungere affetti e familiari, ma solo una volta al giorno, per un massimo di due adulti e verso una sola abitazione”. Ma resta in vigore il “divieto generale di spostamento tra Regioni”, sarà però ammesso muoversi “all’interno dei confini nazionali per motivi di lavoro, salute, urgenza e rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”.
Seconde case
La Faq del governo specifica che “è concesso raggiungere le seconde case ma soltanto al nucleo familiare e soltanto per andare in abitazioni con contratto regolare di affitto o proprietà precedente al 14/01/2021. In Liguria, ad esempio, il governatore Giovanni Toti ha proibito lo spostamento sia nelle seconde case che su barche con un’ordinanza valida dal 31 marzo al 5 aprile. L’obiettivo resta quello di evitare grossi spostamenti sia interni che all’interno dei comuni più colpiti dal virus. Zona rossa che potrebbe essere prolungata anche dopo la Pasqua. E in Toscana “i non residenti non potranno raggiungere le proprie seconde case in Toscana, Alto Adige e Val d’Aosta”.
Campania, Puglia e Sardegna blindate
Anche in Campania e in puglia i governatori De Luca e Emiliano hanno vietato “gli spostamenti nelle seconde case anche ai residenti. La Sardegna, che dopo aver assaggiato la zona bianca (unica regione in Italia) è tornata all’arancione. E così tornano “vietati gli spostamenti nelle seconde case ai non residenti. E per sbarcare sull’isola “sarà necessario aver fatto un tampone negativo non oltre 48 ore prima della partenza o esibire un certificato di vaccinazione”. Medesima situazione anche in Sicilia dove si fa divieto ai non residenti di mettere piede sull’isola anche se “proprietari di seconde case”.
Viaggi all’estero
Accompagnati da un polverone di polemiche da parte degli albergatori italiani, restano consentiti i viaggi all’estero “a meno che la meta desiderata non sia nella lista dei Paesi in cui è vietato andare perché ad alto rischio coronavirus”. Così come è consentito “raggiungere gli aeroporti anche al di fuori del proprio Comune, se muniti di autocertificazione”.E per chi rientra da viaggi in città europee dovrà sottoporsi a tampone, ad una quarantena di 5 giorni e a ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni prefissati.