ROMA (Loredana Lerose) – Il premier Paolo Gentiloni pronto al passaggio di consegna, volente o nolente, tra pochi giorni dovrà passare il testimone a chi prenderà il suo posto alla guida del Paese. Le ultime settimane non sono state semplici per il successore dell’ex premier Matteo Renzi a partire dal voto del 4 marzo che ha visto i cittadini bocciare i governi di centrosinistra che si sono susseguiti negli ultimi 5 anni. Da Enrico Letta, passando per Renzi e fino a Gentiloni. Gli italiani (spietati?) hanno messo tutti nello stesso calderone e deciso di cambiare rotta: centrodestra prima coalizione e Movimento 5 Stelle primo partito, il centrosinistra è stato sconfitto.
Crisi siriana
Le ultime settimane sono state complicate da gestire, dopo il voto, il governo Gentiloni ha potuto occuparsi degli affari correnti. Una sorta di normale amministrazione, niente di più, eppure il premier si è trovato a dover gestire la difficile situazione sviluppatasi in Siria. Ha dovuto scegliere da che parte stare: “L’Italia sta con gli Usa, nessun intervento diretto, è una scelta di campo”. Così in quelle ore complicate ha dissipato ogni dubbio dichiarando la contrarietà del Paese a chiunque auspichi il ritorno alle armi chimiche. Nel frattempo ad esprimersi sulla Siria anche il leader del Carroccio, candidato premier per il centrodestra fino a qualche giorno fa, Matteo Salvini. “L’Italia non sia complice”. Ha tuonato definendo sbagliato ogni attacco. L’altro candidato premier, quello del M5S, Luigi Di Maio intanto ha plaudito alla scelta di Gentiloni di non partecipare all’attacco.
Nomine sul fotofinish
Ma Gentiloni, oltre ad occuparsi di politica internazionale e crisi siriana, ha anche deciso di procedere con alcune nomine importanti. Scelte ritenute inopportune da alcuni vista la precarietà del governo giunto al termine del proprio mandato. Gentiloni ha confermato, per esempio, i vertici di Polizia e Tesoro, con la scelta di Franco Gabrielli, rimasto capo della Polizia e Vincenzo La Via, direttore generale del ministero del Tesoro.
Renzi riscopre Gentiloni
Con l’instabilità creata dall’ipotesi, che ormai sembra potersi dire accantonata, di elezioni balneari, l’ex segretario del Pd sembra aver riscoperto la figura di Gentiloni. Così tanto da proporlo come leader del centrosinistra in caso di ritorno alle urne. Ma dal presidente del Consiglio nessun cenno, Gentiloni ha contnuato a lavorare restando ai margini del dibattito politico degli ultimi due mesi.