NAPOLI – Accordo per la fornitura della droga alle piazze di spaccio ed evitare nuove tensioni nell’area nord della città. Saranno solo gli Amato-Pagano a gestire i carichi di stupefacenti per la Vanella Grassi e gli Abbinante. Ma i Di Lauro e i Licciardi si smarcano e non aderiscono al patto. Almeno per il momento. Oggi i Licciardi della Masseria Cardone (che per gli inquirenti un tempo erano guidati da Maria Licciardi) non hanno interesse a scendere a patti con nessuno. Sono autonomi. Di certo gli Amato-Pagano stanno avanzando in più direttrici. E le loro piazze di spaccio hanno incrementato le vendite, parliamo dello Chalet Bakù e dei Sette Palazzi.
L’ipotesi di nuove tensioni
Gli inquirenti non escludono nuove tensioni. Perché è un accordo di massima e l’intesa non riguarda tutte le cosche. E’ ipotizzabile che i boss si siedano a un tavolo, per decidere i dettagli dell’accordo. Alla base del patto c’è la volontà di evitare scintille: qui il mercato degli stupefacenti è il principale business delle cosche. E serve fare attenzione. Basta poco per scatenare liti e guerre.
Gli equilibri instabili
La Procura esamina con attenzione anche la ‘mappa’. Gli equilibri cambiano in un giro di lancette d’orologio. E ci sono frizioni a Scampia per la frattura tra la Vanella Grassi e una parte degli alleati Marino. Le informative della polizia tracciano un quadro a tinte fosche. Una costola dei Marino si è sganciata e affiancata ai Di Lauro. Insomma adesso la Vanella ha un alleato in meno e deve fare i conti con un ridimensionamento. E’ più debole e sta perdendo alcune piazze di droga nell’area nord. Intanto gli investigatori temono colpi di coda, dopo i recenti cambiamenti.
L’accordo
Nel quartiere Miano c’è un vuoto di potere, dopo la scomparsa dei Lo Russo per i pentimenti dei capi. E c’è uno strano accordo tra cosche: qui a Miano non dovranno sorgere nuovi clan, nessun ras emergente. I pochi negli ultimi mesi sono stati allontanati in malo modo. Insomma nessuno deve occupare le caselle vuote. Nel frattempo la polizia e i carabinieri hanno intensificato i pattugliamenti. L’allerta è massima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA