Patto elettorale per l’appalto del verde

In alto da sinistra Antonio Megaro, Giuseppe Fazzone, Francesco Cerreto, Gaetano Mastroianni, e Michele Amato. In basso da sinistra Raffaele Antonucci, Francesco Biondi, Giulio Biondi, Giulio Fappiano e Michele Iannucci.
In alto da sinistra Antonio Megaro, Giuseppe Fazzone, Francesco Cerreto, Gaetano Mastroianni, e Michele Amato. In basso da sinistra Raffaele Antonucci, Francesco Biondi, Giulio Biondi, Giulio Fappiano e Michele Iannucci.

CASERTA (Clara Mattei) – Sostegno elettorale in cambio della proroga, illegittima, del servizio di manutenzione del verde pubblico nel Comune di San Nicola la Strada: è questa una delle accuse mosse dalla procura di Santa Maria Capua Vetere a Gaetano Mastroianni, assessore con delega al Verde e al Decoro urbano, a Giuseppe Fazzone, titolare di fatto della ditta beneficiaria dell’appalto, la Cores, e a Marianna Sepe, sua moglie, intestataria ufficiale. E in effetti, alle elezioni amministrative del 2020 Mastroianni veniva rieletto e i coniugi ottengono la proroga senza gara. Di quanto ipotizzato dai pm, su indagine dei carabinieri del comando provinciale di Caserta, Mastroianni (che ieri si è dimesso dall’incarico di assessore a San Nicola), Fazzone e Sepe renderanno conto al gip: oggi e domani, infatti, al tribunale di Santa Maria Capua Vetere si terranno gli interrogatori preventivi dei 14, tra funzionari e dipendenti comunali e imprenditori, accusati di aver messo in piedi un sistema illecito di assegnazione di appalti relativi alla manutenzione del verde pubblico, in cambio anche di tangenti.

Tra gli appalti finiti nell’indagine anche quello per la manutenzione di piazza Carlo III (oggi piazza Carlo di Borbone), l’enorme spazio verde antistante la Reggia di Caserta. L’indagine, che vede in totale 23 indagati, coinvolge anche il Comune di San Nicola la Strada perché, anello di congiunzione tra i due enti locali nelle condotte ritenute illecite, sono i fratelli Franco e Giulio Biondi, entrambi indagati e convocati per l’interrogatorio preventivo dal gip Alessia Stadio: il primo, 63 anni, dirigente apicale e anziano del Comune di Caserta, già arrestato nel giugno scorso nell’ambito di una prima indagine della Procura sul Comune di Caserta sempre concernente l’aggiudicazione di appalti (finito ai domiciliari è stato poi rimesso in libertà e subito reintegrato nel suo ruolo dirigenziale in Comune); il secondo, Giulio, 66 anni, dirigente dell’ufficio tecnico al Comune di San Nicola la Strada fino ad un anno fa, oggi in pensione. – Per tutti i 23 indagati la Procura aveva chiesto l ‘arresto, ma il Gip ne ha convocati 14, che rischiano un eventuale arresto dopo l’interrogatorio. Per la Procura i due sarebbero parte importante fondamentale di un sistema illecito strutturato come una vera e propria associazione a delinquere finalizzata a turbare le gare d’appalto e ad aggiudicarle ad imprenditori “amici”.

I fatti risalgono al 2020. Emblematico quanto contestato a Franco Biondi, che pur di accontentare diversi imprenditori, divide la gara “per il servizio di manutenzione del verde pubblico di pertinenza comunale” da 269mila euro, quindi per un importo superiore alla soglia comunitaria di 214mila euro e dunque obbligatoriamente associabile alla procedura ad evidenza pubblica, in quattro autonomi lotti del valore identico di 67mila euro; in tal modo riesce ad dare i lavori utilizzando la procedura negoziata, e non quella pubblica che garantisce la libera concorrenza. Ecco quindi, accertano la Procura sammaritana guidata da Pierpaolo Bruni e i carabinieri di Caserta vengono, che i singoli lotti aggiudicati, grazie all’intervento di Franco Biondi e dei dipendenti del Comune di Caserta indagati, Michele Amato e Francesco Cerreto, ad altrettanti imprenditori, anche loro tutti indagati; tra i lavori aggiudicati illegittimamente, secondo gli inquirenti, vi rientra anche la manutenzione di piazza Carlo III. Biondi avrebbe ricevuto in cambio dagli imprenditori dei favori, come la manutenzione del giardino della sua villa a mare; in una circostanza, avrebbe ricevuto dall’imprenditore che si era aggiudicato l’appalto per la valutazione del rischio di campi elettromagnetici in alcuni uffici comunali, la bonifica gratuita da eventuali cimici con una cerca frequenza artigianale del suo ufficio al Comune, che non rientrava nell’appalto.

Le accuse di corruzione: a Biondi pulizia del giardino gratis e…

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome