NAPOLI – Voltare pagina, mettere da parte le tensioni interne e restituire voce a un Partito democratico campano troppo spesso apparso dilaniato negli ultimi anni. I leader nazionali e regionali dem hanno trovato la quadra e deciso di affidare il timone del partito a Stefano Graziano. L’ex consigliere regionale è uomo di mediazione, da sempre tra i fedelissimi del segretario nazionale Enrico Letta, e vanta un solido rapporto con il governatore Vincenzo De Luca, che ha sostenuto al Centro direzionale ricomprendo il ruolo di presidente della commissione Sanità nella delicatissima fase della pandemia. La road map è già definita. Sono attese nei prossimi giorni le dimissioni, già annunciate, del segretario uscente Leo Annunziata. Poi il presidente campano del partito, Nicola Landolfi, convocherà l’assemblea nel corso della quale i rappresentanti varie correnti che rappresentano la maggioranza ‘incoroneranno’ Graziano. Il futuro segretario dem potrà continuare sulla strada della costruzione del campo largo, anche in vista delle prossime Politiche, cementando l’asse con i 5 Stelle da un lato e con le forze moderate dall’altro. Una figura di garanzia per De Luca, che col Pd ha avuto un rapporto a dir poco altalenante, negli ultimi anni, e un punto di riferimento solido per Enrico Letta, del quale Graziano, oltre all’ottimo rapporto personale, è stato consigliere a Palazzo Chigi. A conferma del fatto che l’asse Nazareno-Santa Lucia, che coinvolge anche il sindaco napoletano Gaetano Manfredi, si sia compattato è la discussione stessa che ha portato all’individuazione di Graziano, con fitti contatti tra il leader nazionale, Francesco Boccia (responsabile Enti locali) e diversi parlamentari quali Marco Meloni e Piero De Luca, il figlio del presidente della Regione. Ora l’obiettivo di Letta è riportare, attraverso il lavoro di Graziano, il Pd ad essere punto di riferimento certo della coalizione e non solo una sommatoria di voti e correnti. Una figura di garanzia che potrà mettere in campo anche l’esperienza accumulata da commissario in Calabria, dove ha contribuito al rinnovamento della classe dirigente e ha ottenuto il voto favorevole sul nuovo regolamento, poi ‘esportato’ anche al Nazareno. Un lavoro complesso, quello di guidare la marcia verso le elezioni politiche. Che comincerà, con ogni probabilità, tra una manciata di giorni.
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