Paziente sedata e legata al letto, muore una 39enne. Soffriva di crisi epilettiche. L’avvocato: “Spariti anche orecchini e soldi”

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L'Ospedale del Mare

NAPOLI – Sospetto caso di malasanità all’Ospedale del Mare. A denunciarlo è il marito di una donna di 39 anni, di origini ucraine, ma vissuta per anni a Napoli. La donna è deceduta all’interno del reparto di Pronto soccorso due giorni dopo l’accesso. Secondo i familiari della vittima, la donna ha fatto il suo ingresso all’interno del presidio ospedaliero di Ponticelli alle 13 del 10 settembre. Ma la registrazione al triage sarebbe avvenuta alle 18.40 del giorno successivo. La donna è stata trasportata in ospedale da un’ambulanza, ma sul referto c’è scritto che la paziente si è recata all’Ospedale del Mare con mezzi propri. A smentire questo dettaglio ci ha pensato l’avvocato Amedeo di Pietro, il legale a cui si è affidata la famiglia della vittima, che ha sporto denuncia contro ignoti. L’avvocato, inoltre, ci ha tenuto a precisare diversi aspetti della vicenda, che ha visto la donna venire legata a letto e sedata intorno alle 22 dell’11 settembre, perché a dire dei medici e degli infermieri, la donna dava fastidio agli altri pazienti, come hanno spiegato al cognato che ha chiesto il perché di una scelta così invasiva.

Alle 5.10 del 12 settembre la 39enne, che soffre di attacchi epilettici, per i quali segue terapia farmacologica da 4 anni, ha avvertito un malessere. Intorno alle 7.15 è avvenuto il decesso. Nel referto, a parte i farmaci somministrati, che sarebbero potuto andare in contrasto con quelli assunti dalla donna per curare la sua patologia, ci sono stati riferimenti al fatto che la donna sarebbe potuta essere verosimilmente assuntrice assidua di sostanze alcoliche. “Non è assolutamente vero – ha detto l’avvocato Di Pietro – stiamo parlando di una donna per bene, appartenente a una famiglia di sani principi. Alla beffa di assistere al tentativo, da parte dei medici dell’Ospedale del Mare che l’hanno avuta in cura per poche ore, di infangare la memoria della 39enne, si è aggiunto il furto di effetti personali. Orecchini e soldi che la donna aveva con sé sono spariti”.

Il marito, anch’egli 39enne, ufficiale della Marina Militare, si è opposto all’autopsia. Ma vuole la verità su che cosa abbia determinato la morte della moglie, con cui condivideva un appartamento in via della Veterinaria. Quando ha ricevuto la notizie della morte della moglie, il marito era all’estero. Rientrato in Italia, ha sporto denuncia su quello che è successo all’Ospedale del Mare, chiedendo giustizia per la moglie, deceduta a soli 39 anni. L’Asl, senza però diramare una nota ufficiale, ha fatto sapere che nel caso della donna di origini ucraine, è stata effettuata la procedura corretta.

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