Pd-5 Stelle, campo largo in Toscana ma De Luca mantiene la linea

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Vincenzo De Luca e Gaetano Manfredi

CASERTA – Linea dura del governatore Vincenzo De Luca sull’intesa per le Regionali. Ieri è arrivato l’annuncio dell’accordo del centrosinistra in Toscana, ma per il presidente – non intenzionato a sostenere Roberto Fico – cambia poco: la strategia è alzare il prezzo e non cedere sul nome dell’ex presidente della Camera. L’assenza dei consiglieri di Italia viva alla riunione dei deluchiani continua a far parlare, anche se
il vice capogruppo Vincenzo Santangelo dichiara che tutte e 4 le assenze sarebbero giustificate (motivi familiari per lui, vacanze già iniziate per gli altri). Fatto sta che è in corso l’interlocuzione fra il segretario regionale Armando Cesaro (che ieri non è stato possibile contattare via cellulare) e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, al lavoro, insieme a Clemente Mastella, su una lista civica che dovrebbe accogliere una quota di candidati renziani.

Del resto, i 5 Stelle hanno dato il via libera alla corsa di Eugenio Giani per un bis alla guida della Regione Toscana, ma con numeri stretti. Hanno infatti scelto 1538 iscritti dei 5 Stelle locali, nel sondaggio on line voluto dalla “base” e durato 24 ore. Sono circa il 30% dei 5.202 aventi diritto al voto e chiamati a scegliere se correre da soli o in coalizione. Ma solo la metà (2.568) ha cliccato e scelto. Altri 1.030 si sono
arroccati sulla corsa in solitaria. Peraltro, in Toscana ci sarà una maxi coalizione eterogenea: con il Pd, M5s, Avs, +Europa, Sinistra civica ed ecologista e Italia viva. Elly Schlein può quindi continuare a sognare le alleanze “inclusive” come prova generale del “campo largo” alle Politiche del 2027. Il problema è che la sfida nazionale cade fra 2 anni, un’era geologica in politica. E se alle Regionali non andrà più che bene per il Pd, nel partito non manca chi è pronto a far fuori la segretaria e a trovare un successore.

Nelle intenzioni di Giuseppe Conte il sì a Giani dovrebbe far cadere l’ultimo niet – e il più esplicito – al campo largo che ancora resisteva, compresa la Campania. De Luca non è però dello stesso avviso e continua a remare contro l’ipotesi Fico per farla cadere al momento giusto. Tanto da aver dichiarato di voler formare due liste, con una sfida implicita alla Schlein che non vuole concedergliene più di una. In questo modo il governatore uscente potrebbe far eleggere diversi esponenti a lui vicini e mettersi, all’occorrenza, di traverso rispetto alla
maggioranza. Questa strategia sarebbe appoggiata dagli eletti del Pd che faranno riferimento all’attuale capogruppo Mario Casillo e all’europarlamentare Lello Topo, mai troppo entusiasti della Schlein.

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