ROMA – “Concordo con Letta, Pd non può far rima con potere. Il Pd deve essere uno strumento di cambiamento della società. Né isolamento e autosufficienza, gli stessi che ci portarono a sbattere nel 2018, né bisogna sparire dietro la retorica della responsabilità, senza progetto e prospettiva”. Lo dice in una intervista a LaStampa, Stefano Bonaccini, esponente del Pd e governatore dell’Emilia Romagna commentando l’elezione di Enrico Letta come nuovo segretario dem. Bonaccini confessa di “aver sentito parole di verità sia sul partito che sul governo” e implicitamente valorizza la discontinuità coi Dem di Zingaretti, dicendo che si apre una nuova stagione, segnata da un “grande Pd dentro un grande centrosinistra”.
“Lavoriamo insieme a Enrico per ridare una identità chiara al Pd e per costruire un centrosinistra largo e vincente. Finiamola di parlare solo di noi stessi e ricominciamo a occuparci dei problemi della gente. Oggi cominciamo una nuova storia, pensiamo ad attuare il piano vaccinale, a uscire dalla pandemia, a riaprire le scuole e le università, a sostenere famiglie e genitori, a come rilanciare il Paese dopo questa crisi, a salvare posti di lavoro, a crearne di nuovi, a sconfiggere il precariato, alle imprese e alle attività ferme da troppi mesi. Invece di disegnare scenari, stiamo sulle cose”, aggiunge.
(LaPresse)