Pd, Calenda: “Basta divisioni, siamo tornati ai tempi di Renzi”

L'eurodeputato sconcertato dalla guerra interna

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

MILANO – “Mi vergogno del Pd? È la sensazione che immagino oggi abbiano i nostri elettori. Dopo aver lavorato uniti per le Europee, dal giorno successivo, come nel film ‘Il giorno della marmotta’, si ricomincia con le stesse liti dei tempi di Renzi segretario. Non se ne può più”. Così Carlo Calenda, eurodeputato del Pd, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, nel corso della quale invita il partito a ritrovare compattezza. “Noi possiamo assumere due prospettive. Rinunciare a coordinarci e quindi dire che il Partito democratico sarà un caos da adesso fino alla fine dei suoi giorni, che a quel punto saranno molto vicini, oppure dire che proviamo a rilanciarlo. E come? Come in Inghilterra,con un governo ombra il cui premier è il segretario o il presidente del partito, nel caso specifico,che coordina l’opposizione e le proposte di rilancio del Paese”.

“In questo gabinetto ombra ci devono essere persone che abbiano esperienza ma anche visibilità pubblica perché purtroppo l’opposizione non si fa solo in Parlamento ma anche sui mezzi di informazione. Persone che si vedono una volta ogni due settimane per coordinarsi”. Sull’ipotesi che sia ancora possibile tenere tutti insieme, Calenda ha così replicato: “Possibile che Renzi, Giachetti, Guerini, Gentiloni e Zingaretti non riescano a stare in una stessa stanza per tre ore a risolvere i problemi di questo partito? Gentiloni faccia partire gli inviti e chi non viene se ne assume le responsabilità”.

(LaPresse)

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