Roma, 29 nov. (LaPresse) – “Penso che il Pd si salva soltanto se segna una profonda discontinuità con tutto ciò che è stato fatto negli ultimi anni e che ci ha portato a perdere 4 elezioni e un referendum. Tutti quelli che hanno avuto ruoli di dirigenza, di governo e di segreteria del partito dovrebbero fare un passo indietro per il bene del partito”. Lo ha detto Monica Cirinnà, senatrice del Pd, ai microfoni di Radio Cusano Campus. “Probabilmente io ho un cattivo carattere perché dico quello che penso. Tuttavia lancio un dubbio visto che in tanti mi hanno attaccato anche sui social. Non è che essere renziano o proseguire sulla linea del renzismo è diventata all’improvviso una parolaccia che non si può più dire? Chiamiamola continuità se non vogliamo chiamarlo renzismo”.
e ancora
“Lo dico con infinita stima e affetto nei confronti di Matteo Renzi che ha avuto il coraggio di mettere la fiducia sulla legge sulle unioni civili, ma questo non vuol dire che tutto il resto sia stato fatto bene. Abbiamo sbagliato sul lavoro con l’articolo 18, sulla buona scuola, nel personalizzare troppo la politica, nel pensare che il Pd fosse un soggetto autoreferenziale che potesse andare da solo contro il mondo. Andando da soli contro il mondo si va a sbattere, quindi o discontinuità o niente”, conclude.