PISA – Dopo il governo della città, il Pd locale perde anche la festa dell’Unità. Quest’anno è infatti saltato il tradizionale appuntamento in località Riglione. Il comitato direttivo del quartiere ha gettato la spugna dopo la clamorosa sconfitta alle amministrative di giugno. Il centrodestra ha conquistato una piazza tradizionalmente “rossa”.
Il circolo: stanchezza fra i militanti
“C’è stanchezza tra i militanti per come sono andate le cose” si legge nel comunicato del circolo Pd di Riglione. In passato “il carattere della Festa, attento ai problemi del territorio e dei cittadini, ha rappresentato l’esempio concreto su cosa debba essere il Pd”. Vale a dire “un partito aperto e inclusivo, partecipato e democratico, non autoreferenziale e di vertice così com’è accaduto spesso”. “Fa male a tutti questa decisione stiamo tentando in extremis di spostarla da un’altra parte ma è molto difficile”. Lo ha dichiarato al fattoquotidiano.it il neo segretario cittadino Biagio De Presbiteris.
“Non capiti gli avvertimenti degli elettori”
Il circolo direttivo nota ancora che il Pd non ha saputo “capire per tempo i numerosi avvertimenti che gli elettori ci hanno inviato negli ultimi anni”. Si è andati avanti “iimperterriti senza mai approfondire le ragioni delle sconfitte”. Alle elezioni amministrative di giugno, infatti, il candidato del Pd Andrea Serfogli è stato battuto per circa duemila voti al ballottaggio dal candidato leghista Michele Conti. “A Pisa – si legge nella nota – si è perso perché nei quartieri popolari la nostra gente ci ha abbandonato”. Inoltre, “una parte dei ceti produttivi pisani ha scelto di andare a destra. Vogliamo interrogarci sulle ragioni che hanno indotto l’elettorato dei 5 Stelle” e quello delle liste alleate “a votare per Conti?”.
Circolo spaccato sull’elezione del segretario
Inoltre, il circolo è spaccato: a metà luglio il segretario De Prersbiteris, sostenuto dalla maggioranza renziana, è stato eletto con 61 voti sui 65 presenti necessari per il quorum. “L’obiettivo – concludono i dirigenti del Pd di Riglione – era di eleggere un segretario subito, senza discussione, a qualsiasi costo”.