Pd, la vecchia guardia con Bonaccini

Settimana decisiva: direzione chiamata a decidere sul voto online e sulle primarie

NAPOLI – Il Partito democratico entra in una settimana decisiva per il suo futuro. Per mercoledì è convocata la direzione nazionale chiamata a deliberare sul possibile rinvio della data dalle primarie e sulla possibilità di aprire al voto online. Una prospettiva, quest’ultima, che è sostenuta dalla candidata Elly Schlein e da qualche pezzo di quella che fino a poche settimane fa era la ‘sinistra dem’, rappresentata a Napoli e in Campania, tra gli altri, da Marco Sarracino. Sul territorio regionale, però, a fare la parte del leone in questa fase è la corrente che si sta formando intorno al nome di Stefano Bonaccini. Gli interessi di parte, prima di tutto, e quindi meglio stare sul carro di quello che salvo clamorose sorprese sarà il vincitore della sfida congressuale. Il gruppo regionale del Partito democratico, con un tacito placet di Vincenzo De Luca (che in questa fase sta guardando più fuori che dentro il Nazareno), è schierato con il governatore dell’Emilia Romagna. Bonaccini ha molto apprezzato il sostegno di chi lo ha scelto dalla prima ora, quando ancora non era esclusa una candidatura dello stesso De Luca. E non è un caso che ieri la prima uscita ufficiale in Campania l’ha avuta ad Avellino, terra dell’ex parlamentare Umberto Del Basso De Caro, uno dei grandi delusi delle ultime Politiche alle quali di fatto non ha neanche potuto presentarsi. Alla fine De Luca farà buon viso a cattivo gioco e una mano, senza sforzarsi troppo, a Bonaccini la darà. E questo è apparso chiaro anche dal sostegno di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, che con il collega campano ha dato vita a un vero e proprio asse del sud nei mesi scorsi: “Ha ha l’energia, quella voglia per fare qualunque cosa e quindi anche il compito di segretario del Pd potrebbe essere alla sua portata, non solo per il consenso di cui è portatore, ma anche per l’esperienza che ha maturato. Contemporaneamente è uno dei leader giovani del Pd, conosciuto in tutta Italia e questo ovviamente non fa male”, ha detto seduto accanto al presidente Anci, Antonio Decaro, a testimonianza che anche l’asse dei sindaci (che in un primo momento aveva pensato a una candidatura del fiorentino Dario Nardella, sostenuta anche dall’inquilino di Palazzo San Giacomo Gaetano Manfredi) è con Bonaccini. Il sindaco di Napoli tace sulla questione primarie online e in generale sul destino del Pd. E’ in una posizione scomoda in cui ha necessità di tenere buoni tutti. Profilo basso, per ora. Meglio non aggiungere guai a quelli che già deve affrontare quotidianamente tra via Verdi e Palazzo San Giacomo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome