Pd, Letta: “É la rivincita su chi criticava i dem, nel 2023 tocca a noi”

Le parole del segretario del Pd

Foto LaPresse/ Claudio Furlan Nella foto: Enrico Letta

MILANO – “A marzo, mai avrei immaginato di vivere una giornata così straordinaria. Quella di oggi è la prova che la destra si può battere e che si vince se allarghiamo. Siamo tornati, ovunque, in sintonia con il Paese”. Lo dice Enrico Letta, segretario del Pd in un’intervista a Repubblica.

“Oggi può nascere una nuova stagione politica – ha detto Letta – il nuovo Ulivo: un centrosinistra moderno e anche radicale, nei comportamenti e nei temi. La dimostrazione che non esiste contrapposizione tra diritti sociali e diritti civili: la persona è una e si realizza nel lavoro come nella propria identità”.

“Aver privilegiato l’unità: intanto quella interna al Pd che ci ha consentito di superare le divisioni del passato; in secondo luogo l’unità del centrosinistra, che siamo riusciti a realizzare in quasi tutti i comuni dove si è votato, mentre nel 2016 la situazione era opposta e al primo turno non fummo in grado di vincere nessuna città. E poi l’unità del Paese, che ha attraversato un momento difficilissimo: la nostra vittoria rafforza l’Italia perché rafforza il governo Draghi”.

Il risultato di Napoli, Bologna e Milano “dimostra che si vince se si allarga la coalizione oltre il Pd. Anche nel collegio Toscana 12 abbiamo prevalso perché abbiamo allargato, nonostante le polemiche pretestuose sul simbolo: è finita con 12 punti di margine e siamo davanti sia nel comune di Siena sia a Cortona, entrambe amministrati dal centrodestra. Ora si apre la partita dei ballottaggi, che non è il secondo tempo, ma un match tutto nuovo: noi amplieremo ancora il campo e sono certo che vinceremo”.

“Ci affideremo agli elettori e gli chiederemo di fare una scelta chiara: o di qua o di là. Di votare per i nostri candidati, che sono tutte personalità di alto profilo, anziché per quelli del centrodestra che ha alzato bandiera bianca – afferma – E lo faremo rivolgendoci innanzitutto alle liste a noi più vicine. Io ho visto il M5S in migliore salute laddove era alleato con noi E con Calenda dobbiamo convergere, anche se lui ha deciso in prima battuta di correre da solo. Il mio compito sarà ora persuadere tutti che stare insieme è l’unico modo per vincere, fra quindici giorni e alle politiche del 2023”.

(LaPresse)

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