PISTOIA – “Zingaretti ha vinto le primarie, ha convinto il nostro popolo, noi però non rinunciamo al nostro progetto. Il Partito Democratico è casa nostra, senza i riformisti semplicemente non ci sarebbe più il Partito Democratico. Noi non ci accontentiamo di un partito che può arrivare al massimo al 25%”. Lo ha detto il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci chiudendo la prima giornata di lavoro di Italia riformista in corso a Montecatini Terme (Pistoia).
“Anche al nostro interno – ha aggiunto Marcucci – dobbiamo essere chiari. Nel governo Conte, non c’ è una parte buona e cattiva, sono pericolosi sia la Lega che il M5S. Zingaretti corre un rischio, c’è qualcuno vicino a lui, che vorrebbe chiuderci in un recinto. Durante l’ultima segreteria, ho sentito molti dei suoi componenti convinti di avere la verità in tasca. La gestione di una comunità prevede una regola fondamentale: la capacità di ascolto. Dico al mio segretario oggi: noi continueremo a dare il nostro contributo riformista dentro al partito. Cominciamo ad arricchire il nostro pantheon, ho detto a Zingaretti che non c’è solo Gramsci da ricordare ma anche Amendola, Gobetti, i fratelli Rosselli”. (LaPresse)