ROMA – “Quando Nicola Zingaretti si è presentato come il segretario dell’unità ci abbiamo creduto un po’ tutti. Ci hanno creduto anche i nostri elettori che hanno premiato questo rinnovato spirito inclusivo. Purtroppo il nuovo Pd è malato di propaganda: Salvini la fa sulla balla dei porti chiusi, loro su quella del partito aperto e plurale. La segreteria varata da Zingaretti ne è la prova più palese: è l’esercizio di bullismo correntizio più potente mai visto dalla nascita del Partito Democratico”. Lo scrive nel blog sull’Huffington la deputata del Partito Democratico Alessia Morani.
Il messaggio
“Una ferita profonda per i principi democratici che sono scritti nello statuto del nostro partito, di rispetto delle minoranze e di equilibrio nella gestione del partito, che è e resta di tutti, non è di proprietà di chi è stato eletto segretario. Le primarie non sono un mezzo per scalare il Pd. Sono una garanzia per la democrazia del centrosinistra: ora Zingaretti ha trasformato il Pd del “noi” nel suo Pd. E lo fa chiaramente nel momento più delicato per la minoranza. Dunque all’indomani dell’auto sospensione di Luca Lotti, non dovuta ma richiesta in modo del tutto irrituale da un esponente del “nuovo” Pd. Quel “nuovo” Pd che vede ai vertici persone che sono state per moltissimi anni in Parlamento e nella segreteria nazionale o in ruoli apicali dello stesso Pd, che sono sopravvissute allo spoil system del correntismo malato del Pd perché capaci di riposizionarsi sempre e comunque. Oggi sono proprio queste correnti in eterna maggioranza a condizionare ogni scelta del segretario”.
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