NAPOLI – Il Pd campano resta senza una guida in un periodo delicatissimo come quello della compilazione delle liste per le elezioni comunali. Il segretario nazionale Elly Schlein non sceglierà il commissario prima di martedì prossimo, quando è in agenda l’elezione dei capigruppo alla Camera e al Senato. Per Palazzo Madama gira il nome di Francesco Boccia, commissario regionale del partito fino a qualche settimana fa, prima di dimettersi.
Stop al terzo mandato
In Campania potrebbe invece arrivare l’ex ministro Giuseppe Provenzano. Il commissario avrà una linea precisa da seguire: bloccare il terzo mandato di Vincenzo De Luca. Verosimile, quindi, che il governatore entrerà in contrasto con il segretario nazionale ancor più di quanto non sia successo finora. Intanto, la Schlein non ha voluto commentare la situazione del partito in Campania: evidentemente ritiene che basti quanto dichiarato all’atto dell’insediamento. “Anche dentro di noi – ha detto in quella occasione – abbiamo mali da estirpare, non vogliamo più vedere stranezze e cose irregolari sui tesseramenti, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari. Su questo non sono disposta a cedere di un millimetro”.
Il “caso Caserta”
L’accenno ai tesseramenti è diretto chiaramente al “caso Caserta”, con le iscrizioni tagliate e il conseguente ricorso di 229 esclusi che ha portato alla sospensione della procedura e, alla fine, all’azzeramento delle tessere in Terra di Lavoro. Un’intesa non si è trovata e alla fine il congresso regionale è saltato, perché non si può andare a votare con una platea congressuale monca di una provincia. Nel frattempo, il partito campano non potrà contare neppure sul presidente della commissione regionale per il congresso Franco Roberti, che si è dimesso dopo la mancata certificazione dell’anagrafe congressuale. In pratica non c’è nessuno che possa approvare le liste per le Comunali, che vanno presentate fra un mese. E non si può neppure autorizzare l’utilizzo del simbolo Pd.
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