ROMA – “Nello statuto del Pd è prevista la parità ad ogni livello. Non è bastato. Siamo l’unico partito che ha una ‘Conferenza delle donne’ e non è bastato nemmeno questo. È un fallimento che interroga tutte e tutti. Il femminismo è una rivoluzione che sta modificando la struttura gerarchica del potere, ma noi non ne siamo parte”. Così la dem Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo.
“Serve un partito capace di essere dentro questo cambiamento, non uno spettatore – aggiunge – E dobbiamo recuperare l’elettorato femminile che nei decenni si è spostato sempre più a destra”.
Il sistema delle quote “è stato fondamentale e lo sarà ancora a lungo tempo. Le quote hanno consentito negli anni un equilibrio che giudico ancora per nulla sufficiente, ma che ha segnato l’inizio di un percorso. Quello che conta è poi che le donne che ottengono posizioni di vertice aprano la strada ad altre”.
Per quanto riguarda il nuovo Parlamento, “se la presenza femminile è deludente in termini percentuali è solo colpa nostra. Un esito elettorale migliore avrebbe certamente garantito una percentuale più alta di elette. Non è un problema solo di equilibrio tra i generi, ma di come il Pd deciderà di interpretare le spinte di cambiamento più avanzate della società”.
(LaPresse)