Pd, scoppia il caso Faraone: annullata elezione in Sicilia. L’ira dei renziani

In foto Andrea Marcucci

ROMADavide Faraone potrebbe essere la classica goccia che fa traboccare il vaso. La commissione di garanzia del Pd ha annullato la sua elezione a segretario dem in Sicilia, dove era stato eletto il 13 dicembre scorso. Dopo sette mesi il ricorso presentato dai rappresentanti della mozione del segretario viene quindi accolta, infiammando i già caldissimi rapporti tra renziani e zingarettiani.

Proprio le primarie siciliane, previste per il 16 dicembre, era state infatti annullate, perché Faraone era rimasto l’unico candidato in corsa dopo il ritiro di Teresa Piccione (area Zingaretti). La stessa Piccione aveva infatti accusato la commissione nazionale di garanzia di avere stravolto le regole del partito, stabilendo il rinvio dei congressi provinciali e di circolo a dopo le primarie.

E la minoranza guidata dall’ex premier Matteo Renzi, di cui Faraone è considerato un fedelissimo, non la prende bene. L’alzata di scudi infatti è velocissima, già prima che venga battuta dalle agenzie la ‘sentenza’ della commissione. “La decisione di annullare le elezione del segretario regionale del Pd siciliano Davide Faraone è di una gravità senza precedenti”, attacca Andrea Marcucci, che mette in evidenza: “Il diktat della commissione di garanzia è dettato da sole ragioni di corrente. Il segretario Zingaretti intervenga a difesa delle regole”.

“Annullamento del congresso in Sicilia? Decisione presa a maggioranza in commissione di garanzia. E questo è un fatto che dovrebbe far riflettere perché a memoria, su un tema così delicato, è la prima volta che avviene. Non si può procedere così commissariando a colpi di maggioranza”, commenta Lorenzo Guerini, deputato dem e coordinatore con Luca Lotti di Base Riformista.

Dura la replica di Luciano Nobili

“Mentre il segretario Zingaretti chiede unità e dichiara di voler limitare peso della correnti, la sua corrente procede, col voto contrario delle minoranze, alla cacciata del segretario regionale siciliano Davide Faraone, reo di non essersi allineato. Una scelta grave e sbagliata”.

Silvia Velo, presidente Commissione nazionale di Garanzia, si difende sostenendo che la Commissione “non ha preso alcuna decisione politica circa l’annullamento del congresso in Sicilia” verificando così “il rispetto di regole e procedure su cui si fonda la vita del Partito democratico”.

Il segretario del Pd Zingaretti lancia i temi per la battaglia politica

“Contro il ‘Gatto e la Volpe’ che stanno ingannando gli Italiani e soprattutto per proporre una svolta un’altra agenda e un’altra possibile idea di futuro”. Ambiente, lavoro, scuola, investimenti, infrastrutture, imprese e crescita saranno al centro del tavolo di martedì con i segretari regionali e delle città metropolitane. Venerdì invece la direzione nazionale, che a questo punto dovrà affrontare il caso Faraone. (LaPresse)

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