CITTÀ DEL VATICANO – La Cei introduce, nelle nuove linee guida, l’obbligo di denuncia alle autorità civili, dopo la verifica di una segnalazione tramite indagine previa. “Abbiamo deciso di vincolarci a un obbligo morale per cui prepariamo un esposto da trasmettere all’autorità competente dopo la segnalazione di un abuso. Informiamo la persona che viene a denunciare e chiediamo una descrizione dettagliata dei fatti, che diventa poi la base dell’esposto”. Lo ha detto monsignor Lorenzo Ghizzoni, presidente della commissione per la tutela dei minori della Cei.
L’importanza degli accertamenti
“Vogliamo verificare la verosimiglianze delle segnalazioni, perché esistono anche le false accuse. Se l’accusa viene accertata, per noi parte obbligatoriamente l’indagine previa per raccogliere gli elementi e vengono comunicati alla congregazione per la Dottrina della Fede che indicherà come impostare il processo. Contemporaneamente, siamo chiamati a fare un esposto all’autorità civile. A quel punto dobbiamo incoraggiare la vittima a fare la denuncia. Se i genitori di un minore si oppongono alla denuncia, chiediamo che questa opposizione sia scritta e documentata. Chiediamo anche che sia debitamente motivata, perché potrebbe non essere ragionevolmente giustificata. In questo caso, presentiamo comunque l’esposto”.
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