ROMA – “Dovevate essere i medici dell’anima invece vi siete trasformati in assassini dell’anima, assassini della fede”: è con le agghiaccianti testimonianze delle vittime degli stupri del clero che si è aperta il summit delle conferenze episcopali di tutto il mondo contro la pedofilia. Uno scandalo che porta Papa Francesco ad adottare la linea dura della ‘tolleranza zero’ nei confronti dei preti pedofili e di chi li copre. “Anche se si trattasse di un solo caso di abuso la Chiesa chiede di non tacere e di portarlo oggettivamente alla luce. – Ha detto Bergoglio – Lo scandalo più grande in questa materia è coprire la verità”.
Le testimonianze delle vittime: “Mi ha messo incinta e fatto abortire per tre volte”
Sono racconti da far rabbrividire quelli delle vittime del clero. Le parole con cui si è aperto il summit hanno fatto gelare il sangue nelle vene. Una dura prova persino per la fede più radicata. “Dall’età di 15 anni ho avuto relazioni sessuali con un prete. – racconta una delle vittime – Questo è durato per 13 lunghi anni.Sono stata incinta tre volte e mi ha fatto abortire tre volte. Semplicemente perché non voleva usare profilattici. Avevo paura di lui e ogni volta che mi rifiutavo mi picchiava”. Testimonianze agghiaccianti, come quelle di un cileno, che per anni ha subito le violenze di un prete. “Voi dovreste essere i medici dell’anima e tuttavia, salvo rare eccezioni, vi siete trasformati in assassini dell’anima, assassini della fede” ha parlato di fronte alla commissione .
La ‘lista’ di Brooklyn e le dimissioni dei vescovi in Cile: la chiesa travolta dalla pedofilia
Nonostante le parole del pontefice è una vera e propria marea quella che sta sommergendo la chiesa cattolica. Il Vaticano riesce difficilmente e far fronte al gran numero di denunce nei confronti dei preti accusati di pedofilia. Cifre spaventose quelle che emergono. Negli Stati Uniti la diocesi di Brooklyn ha pubblicato una lista di oltre cento nomi di preti, accusati di molestie sessuali su minori. Pochi giorni dopo la circoscrizione di New York ha pubblicato una lista simile, stavolta con oltre 200 nomi. In Cile la crisi è esplosa a maggio del 2018, momento in cui i vescovi cileni hanno annunciato in blocco le proprie dimissioni. Una decisione senza precedenti nella storia della chiesa.