ROMA- “E’ stato un incontro importante, si è avviato un confronto per una trattativa seria, si sono fissati vari incontri a febbraio. Si partirà con il problema pensioni di garanzia per i giovani, poi le rivalutazioni delle pensioni, poi ci saranno altri 2 incontri su flessibilità in uscita e le pensioni integrative”.
Lo ha Maurizio Landini, segretario generale Cgil, parlando con i cronisti dopo il tavolo sulle pensioni. “Questi incontri tecnici avranno una verifica politica a marzo, ci interessa che la direzione sia chiara. Noi non vogliamo arrivare a qualche aggiustamento della Fornero, vogliamo una vera e propria revisione della legge che dia stabilità al sistema nei prossimi anni – ha aggiunto – Fare la verifica a marzo significare avere chiara la strada da percorrere, per noi è un punto importante perché si avvia un percorso”.
L’obiettivo
“In tutti questi incontri è presente anche il Mef, stiamo parlando di questioni che riguardano anche aspetti economici importanti – ha spiegato Landini – Fare la verifica a marzo significare avere chiara la strada da percorrere, per noi è un punto importante perché si avvia un percorso, ora bisogna parlare di investimenti e di una idea di sviluppo del Paese. Dovrebbe essere fissato un contro sull’Inps per gli esodati, abbiamo posto il tema del part time ciclico verticale. Il nostro obiettivo è portare a casa dei risultati”. Per il leader Cgil “il concetto generale è che servono regole comuni per obiettivi precisi, come l’uscita flessibile a 62 anni, con le differenze tra le persone e la differenza tra i lavori, che non sono tutti uguali. Serve un sistema complessivo sostenibile”.
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