Non è più Luigi Di Maio il ‘nemico’ principale tra gli alleati di Matteo Salvini. Nel giro di 24 ore lo è diventato Giuseppe Conte. Tra il ministro degli Interni e il presidente del Consiglio c’è tensione. E ieri, in tarda serata, si è manifestata dopo il vertice di governo sulla manovra convocato dal premier.
Conte vuole una riforma fiscale che premi lavoro e pensioni. Ma a Salvini non piace: vuole un taglio delle tasse, una mossa forte. “Ma se vuoi farlo – ha fatto sapere il capo della Lega – devi aprire una discussione coraggiosa, non obbedire all’Europa. O tutti sono disponibili a farlo o questo è un problema”.
Conte non vedrebbe di buon occhio la Flat tax. Altro aspetto negativo agli occhi del leader del Carroccio, stizzato anche dalla scelta del presidente di andare in Senato parlando del caso ‘Moscopoli’. E l’endorsement sulla Tav, a quanto pare, non sta salvando il capo del Governo dagli strali del suo vice.
Nel dibattito si inserisce anche Giovanni Tria, ministro dell’Economia: “Stiamo lavorando al disinnesco delle clausole di salvaguardia sull’Iva per 23 miliardi nel 2020”