È di 7 morti in Perù il bilancio da quando mercoledì sono scoppiate proteste in relazione alla crisi politica. Lo riferisce l’ufficio dell’ombudsman del Perù, precisando che 5 delle vittime sono morte lunedì e che tutti i morti sono stati registrati fuori Lima (4 dei quali ad Andahuaylas). Tra le vittime ci sono due giovani manifestanti morti nel fine settimana, uno dei quali 17enne. La crisi è iniziata mercoledì quando il presidente Pedro Castillo ora destituito ha provato a sciogliere il Parlamento prima di un voto di impeachment ed è stato arrestato; a quel punto ha preso il suo posto la vice presidente Dina Boluarte. Da allora si tengono proteste, in particolare in comunità rurali come Andahuaylas, per chiedere a Boluarte di dimettersi e fissare elezioni generali per sostituire lei e tutti i membri del Congresso, nonché per chiedere la liberazione di Castillo. Ieri i dimostranti hanno fatto un passo oltre, bloccando per diverse ore l’accesso all’aeroporto internazionale di Arequipa, nel sud del Paese, e occupando la pista; in questa protesta, secondo quanto riferito dal ministro della Difesa peruviano Alberto Otarola, è rimasto ucciso un manifestante.
(LaPresse/AP)