Roma, 5 mag. (LaPresse) – Continua senza sosta l’impegno dei Carabinieri della Compagnia di Foligno nella prevenzione e repressione dei reati in genere, in particolare contro il patrimonio. Questa volta a finire nel mirino dei militari della Benemerita è stato un cittadino albanese, clandestino sul territorio Nazionale.
Nella nottata del 2 maggio 2018, a seguito di segnalazione da parte di un privato cittadino al numero di emergenza 112, la pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Foligno è intervenuta in zona centro di Foligno dove erano stati notati due uomini all’interno di un’autovettura in sosta, probabilmente nel tentativo di portare a compimento un furto. All’arrivo dei militari due soggetti di sesso maschile hanno dapprima tentato di nascondersi accovacciandosi dietro delle macchine parcheggiate, ma intuito che erano stati visti, si sono subito dati alla fuga a piedi per le vie limitrofe. L’immediato inseguimento da parte dei militari ha permesso di bloccare uno dei due fuggiaschi mentre il secondo è riuscito a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce.
– L’uomo, un cittadino albanese privo di documenti, al momento in cui è stato fermato era in possesso di arnesi idonei allo scasso.
Condotto subito in Caserma per procedere alla sua identificazione, il fermato ha fornito delle generalità che dal successivo controllo attraverso le impronte digitali, ha permesso di accertare che erano false. Il soggetto infatti, oltre ad essere gravato da numerosi precedenti di Polizia, è risultato anche destinatario di un provvedimento di espulsione coattivo dallo Stato Italiano emesso dal Prefetto di Brescia nel mese di marzo 2018. Pertanto, in conseguenza delle falsa identità fornita ai Carabinieri, il cittadino albanese di 23 anni, è stato dichiarato in arresto. Nell’udienza del giorno seguente davanti al Tribunale di Spoleto, l’uomo, dopo la convalida dell’arresto, è stato condannato alla pena di 1 anno e 3 mesi di reclusione. Nel contesto il Giudice ha immediatamente concesso il nulla osta all’espulsione e pertanto, al termine dell’udienza il cittadino albanese è stato accompagnato all’aeroporto di Roma Fiumicino per l’immediata espulsione dal territorio italiano.