A processo Franco Moccia e Giuseppe Riccardo: i due, entrambi 23enni, sono accusati di lesioni e danneggiamento. La procura di Napoli Nord aveva chiesto ed ottenuto per loro il giudizio immediato. Ma gli imputati hanno deciso di evitare il dibattimento e affrontare il rito abbreviato dinanzi al giudice Simone Farina. La vittima delle condotte violente di cui si sarebbero resi protagonisti i due sanciprianesi è un 41enne.
Ad innescare quella che gli investigatori hanno tracciato come una spedizione punitiva è stato l’acquisto di un’automobile avvenuto attraverso una piattaforma su un noto social network. Il 41enne, stando a quanto hanno ricostruito i poliziotti, aveva venduto, il 28 giugno scorso, a Moccia una Fiat Idea. A distanza di qualche ora dalla vendita, il 23enne lo aveva ricontattato rappresentandogli che si era accesa la spia del motore e che pertanto avrebbe dovuto provvedere ad aggiustarla.
Nonostante gli avesse spiegato di non essere tenuto a provvedere, in quanto quel guasto al momento della vendita non era segnalato, vista l’insistenza, per evitare discussioni, la vittima ha raccontato di aver proposto di consegnargli 100 euro a fronte delle spese da sostenere, proposta però rifiutata.
Da qui sarebbero partite continue telefonate e messaggi, che hanno portato al blocco sui social. Il 41enne ha poi spiegato che, nel mese successivo, avrebbe notato la macchina del 23enne e quella di un altro soggetto sotto casa; impaurito si sarebbe dato alla fuga. Si arriva poi alla sera dell’8 agosto scorso, quando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 41enne sarebbe stato bloccato sotto casa da un’auto dalla quale sarebbe sceso Moccia con una mazza da baseball, colpendo la sua auto.
Sarebbero poi arrivati anche altri due ragazzi ed uno dei due lo colpiva al volto con un pugno. Spaventato, si sarebbe allontanato, per poi essere di nuovo raggiunto. Qui ancora calci alla vettura, prima di riuscire a tornare a casa dove, alla vista di alcuni parenti, i presunti aggressori si sarebbero allontanati.
Sul posto giunsero poi le forze dell’ordine e i sanitari del 118 che gli diagnosticarono un ‘trauma facciale con frattura della spina nasale del terzo anteriore del setto nasale ed infrazione alla radice delle ossa nasali’, con prognosi di 20 giorni. Dal racconto della vittima sono scattate le indagini sfociate lo scorso ottobre nell’ordinanza cautelare per i due. Al momento Moccia e Riccardo, assistiti dai legali Paolo Caterino e Ferdinando Letizia sono ai domiciliari. Il processo prenderà il via il 22 dicembre dinanzi al Tribunale di Napoli Nord