MILANO (AWE/Finanza.com) – Petrolio brilla, Wti balza a oltre +4%: analisti guardano Qatar-Opec. La settimana del vertice Opec si apre con il rally per il petrolio festeggia la ‘tregua commerciale’ tra la Cina di Xi Jinping e gli Stati Uniti di Donald Trump. Dopo l’intesa sul commercio annunciata durante il G20 in Argentina. Le quotazioni del Wti (riferimento Usa) avanzano di oltre il 4% a 53,09 dollari al barile. Mentre quelle del Brent (riferimento europeo) avanza del 3,85% a 61,76 dollari. Sull’onda della decisione di Trump di posticipare di 90 giorni l’aumento dei dazi doganali al 25% su prodotti cinesi per un valore di $200 miliardi.
L’aumento delle tariffe sarebbe dovuto entrare in vigore il primo gennaio 2019. Cresce anche l’attesa per il vertice Opec del 6 dicembre. In occasione del quale si prevede il raggiungimento di un’intesa, anche con la Russia, paese produttore non Opec, sul taglio dell’offerta. Sul fronte dell’oro nero c’è un’altra notizia da considerare. Ossia la decisione del Qatar di lasciare l’Opec dall’inizio del 2019. “Il balzo dei prezzi del petrolio è collegato alle notizie sul Qatar. Che ha dichiarato inaspettatamente che lascerà l’Opec a gennaio, dopo quasi 60 anni di adesione – commenta Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActiveTrades -. La reazione del mercato alle notizie è stata relativamente forte, considerando che il Qatar produce meno del 2% della produzione mondiale. “Gli analisti si stanno probabilmente concentrando sull’impatto simbolico di questa decisione, che sta mostrando qualche conflitto all’interno dell’organizzazione dei produttori”, spiega l’esperto, secondo il quale il rimbalzo è stato probabilmente amplificato poiché arriva dopo un trend ribassista di lungo termine e molti traders stanno chiudendo i loro ‘short’.