NAPOLI – I clan battono cassa e hanno sguinzagliato i gruppi armati per riscuotere i crediti dai pusher debitori. Comincia il rastrellamento delle piazze di spaccio. Le cosche sono in crisi dopo i blitz e non sono più concesse aperture di credito. I conti vanno saldati. Ora.
I commando sono diventati società di recupero crediti, per estinguere le vecchie ‘cartelle’ e chiudere le posizioni ancora aperte. Stop a sconti e ammortamenti. Nulla più è concesso. E le somme ancora da incassare vanno riscosse subito. Una per una. Accade in queste ore nelle piazze di droga nel quartiere Pianura. Anche in via Josemaria Escriva domenica pomeriggio, quando un commando ha sparato davanti all’abitazione di un cliente abituale, che ha maturato debiti nei confronti della piazza di spaccio e del ‘sistema’. Un avvertimento in piena regola per costringerlo a saldare il conto il più in fretta possibile. Non c’è più tempo per i mediatori, nessuna concessione. Chi non è capace di saldare il debito, deve abbandonare la vendita di stupefacenti e andare via. Si rischiano pene esemplari. Qui ci sono i cartelli dei Carillo-Perfetto e degli Esposito-Marsicano-Calone, che si fanno la guerra da mesi per il narcotraffico. Però quando si tratta di incassare soldi, le ruggini vengono messe da parte. Il maxi blitz a luglio con trenta arresti ha solo indebolito le paranze, non le ha cancellate. In via Escrivà gli agenti della Scientifica hanno recuperato due bossoli calibro 7×65. Un volume di fuoco basso: segno che serviva lanciare un segnale, spaventare più che colpire. Ma potremmo essere alle prime battute: perché come chi riscuote i crediti, anche i clan non si fermeranno. E torneranno a farsi sentire se qualcuno decidesse di far finta di nulla. Gli spacciatori qui da sempre sono legati ai clan: acquistano le partite di droga dai loro fornitori, o versano una percentuale sulle vendite. Gli scambi di denaro sono quotidiani. E ora nel mirino dei boss ci sono i cattivi pagatori. Un elenco di persone da rintracciare.
© RIPRODUZIONE
RISERVATA