Napoli – La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare presso un Istituto Penale per i Minorenni nei confronti di un minore ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio di Ramondino Gennaro, avvenuto nella notte del 31 agosto scorso. Il corpo della vittima era stato ritrovato carbonizzato tra le sterpaglie in una zona di campagna del quartiere di Pianura.
Le indagini della Squadra Mobile di Napoli, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura per i Minorenni di Napoli, hanno permesso di ricostruire il delitto. L’omicidio sarebbe avvenuto in un sottoscala sito in Via Comunale Napoli, un luogo utilizzato dai gruppi criminali della zona come “piazza di spaccio”.
Secondo le indagini, il minore, già detenuto per altra causa, avrebbe esploso all’indirizzo della vittima alcuni colpi d’arma da fuoco a bruciapelo, uccidendolo sul colpo. Successivamente, con l’aiuto di alcuni complici, avrebbe trasportato il cadavere in aperta campagna e avrebbe eliminato ogni traccia del delitto nel sottoscala.
Le ragioni del gesto efferato, secondo quanto ricostruito, potrebbero ricondursi a dissidi relativi alla gestione dell’attività di spaccio di stupefacenti e alla suddivisione dei relativi proventi illeciti.
Nelle settimane precedenti, era già stato sottoposto a fermo del P.M. un altro indagato maggiorenne, ritenuto gravemente indiziato dei reati di favoreggiamento, occultamento e distruzione del cadavere di Ramondino Gennaro e delle autovetture utilizzate per la commissione dei delitti.
Nel corso delle indagini è stata rinvenuta anche l’arma utilizzata per compiere l’omicidio, sotterrata in una zona di campagna del quartiere Pianura.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.