MILANO – Piazza Affari in avvio poco mossa (Ftse Mib -0,08% a 19.245 punti) con il mercato che guarda al consiglio dei ministri del pomeriggio chiamato ad approvare la manovra. A tenere a galla il listino sono gli acquisti su Tim che sale del 2% e prosegue un trend già evidenziato la scorsa settimana in scia al buy di Fidentiis. Le vendite zavorrano invece Ferrari (-2,3%), Brembo (-1,68%), Cnh (-1,28%), Exor (-1,09%) e nel credito Mps (-1,22%) e Mediobanca (-1,35%).
Spread in calo
Lo spread Btp-bund rallenta a 303 punti base, in lieve calo dai 308 di venerdì dopo una partenza stamani in rialzo a 309. Il rendimento del titolo decennale italiano è del 3,52%.
Euro
Poco mosso in avvio di settimana alle prime battute sui mercati internazionali. La moneta unica europea passa di mano a 1,159 contro il dollaro come venerdì dopo la chiusura di Wall street. Sale lo yen a 129,34
Le Borse europee
Aprono lente sono con Londra che segna un marginale -0,13% (Ftse 100 6.987 punti) con lo guardo rivolto alla Brexit e ai nodi ancora da sciogliere per arrivare ad un accordo fra Regno Unito e Ue. Sulla stessa linea Parigi (Cac 40 -0,17% a 5.085 punti). Mentre Francoforte cede lo 0,28% (Dax 11.483 punti) con l’esito del voto in Baviera e il crollo della Csu che non sembra impattare più di tanto sugli indici.
Borse asiatiche
La Borsa di Tokyo termina il primo giorno della settimana in netto ribasso, dopo il calo sostenuto delle precedenti sedute, con l’attenzione degli investitori che si sposta sulle parole del segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin, sulla necessità di fare chiarezza col Giappone, nei prossimi colloqui, per prevenire la svalutazione eccessiva della valuta. Il Nikkei cede l’1,87% a quota 22.271,30, con una perdita di oltre 400 punti. Lo yen si va apprezzando sul biglietto verde a un livello di poco inferiore a 112, così come sull’euro a 129,30.
Oro giallo
Quotazioni dell’oro in rialzo sui mercati asiatici in avvio di settimana: il lingotto con consegna immediata guadagna lo 0,4% a 1.222,97 dollari l’oncia. Ad incidere sui rialzi sia la guerra sui dazi di Usa e Cina sia le tensioni sul mercato energetico per lo scontro politico in atto con l’Arabia saudita per la scomparsa del giornalista dissidente Kashoggi
Oro nero
Quotazioni del petrolio in rialzo in avvio di settimana con i contratti sul greggio Wti con scadenza a novembre che passano a 71,85 dollari al barile contro i 71,36 di venerdì sera a New York. Il Brent sale a 81,49 dollari