MILANO – Piazza Affari comincia bene la seduta con l’indice Ftse Mib che sale dello 0,71% spinto dal rimbalzo delle banche, che in massa hanno fornito rassicurazioni sugli impatti marginali derivanti dalla stretta della Bce sui crediti deteriorati. Unicredit sale del 3,7%, Banco Bpm del 2,3%, Intesa del 2%, Bper e Mps dell’1,5%, Ubi dell’1,2%. Fuori dal comparto bancario brillano la Juve (+3,4%) e il risparmio gestito con Fineco (+2%) e Azimut (+1,4%). Deboli, invece, Campari (-0,7%), Pirelli (-0,8%) e Moncler (-0,6%) mentre fuori dal Ftse Mib scivola Mediaset (-2%) nonostante i forti acquisti della controllante Fininvest. Sale Tim (+0,9%) nonostante gli scambi di accuse tra Elliott e Vivendi, bene anche Piaggio (+1,2%) dopo la promozione di Moody’s e Fca (+0,5%) nonostante il calo delle immatricolazioni in Europa.
L’euro
Stabile sul dollaro a 1,1406 dopo aver registrato 1,1416 alla chiusura di Wall Street ieri. Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 123,84.
Lo spread
Apre in calo a 262,1 punti dai 267 della chiusura di ieri. Il rendimento è al 2,83%.
Borse europee
Avvio di seduta positivo con l’eccezione di Londra, che inizia le contrattazioni in calo dello 0,17%, con il Ftse 100 a 6.883 punti, nel giorno che vedrà la premier Theresa May affrontare il voto di fiducia del Parlamento dopo la bocciatura della sua bozza di intesa con la Ue sulla Brexit. Francoforte avanza dello 0,45%, con il Dax a 10.940 punti, mentre Parigi sale dello 0,53%, con il Cac 40 a 4.811 punti. Bene anche Milano in rialzo dello 0,46%. Borse europee poco mosse a poco più di un’ora all’avvio delle contrattazioni, con Londra che cede lo 0,1% mentre aspetta il voto di fiducia sulla premier Theresa May, dopo la bocciatura dell’intesa sulla Brexit. L’incertezza sulle modalità del divorzio tra Uk e Ue consiglia cautela anche sugli altri listini: Francoforte sale dello 0,1%, Parigi dello 0,4%. Bene invece la sterlina, a 1,284 sull’euro, segno che gli investitori non credono a una hard Brexit
Bene il credito
Tra i vari settori corre il credito, con l’indice Stoxx bancario che sale dell’1%, grazie anche al recupero dei titoli italiani dopo le vendite generate dalla stretta della Bce sullo smaltimento degli npl. Gli investitori confidano nel sostegno dei governi all’economia, dopo l’annuncio da parte della Cina di un vasto piano di tagli fiscali, e si sentono rassicurati dalle parole del presidente della Bce, Mario Draghi, secondo cui la Ue eviterà una nuova recessione, anche se la crescita rallenterà.
Borse asiatiche
Le Borse cinesi aprono la seduta in leggero calo, all’apparenza poco condizionate dalla bocciatura dell’accordo sulla Brexit: l’indice Composite di Shanghai scivola nelle prime battute dello 0,05%, a 2.569,07 punti, mentre quello di Shenzhen segna un’analoga flessione dello 0,05%, a quota 1.322,57.