MILANO – Tornano in primo piano i timori recessivi in Europa con il deludente Pmi tedesco che ha contribuito ad acuire il rosso delle maggiori Borse europee. Pesano anche i dubbi sul fronte rapporti commerciali tra usa e Cina. Piazza Affari ha così aperto l’ottava in deciso calo con il Ftse Mib sceso dell’1,01% a quota 21.899 punti.
Non ci sono segni di ripresa economica
Debolezza anche in prospettiva come confermato anche dal presidente della Bce, Mario Draghi, che ne corso del suo intervento all’Europarlamento ha rimarcato che “non ci sono segni convincenti di ripresa economica”.
Giù gli istituti bancari
A pagare dazio sul parterre di Piazza Affari sono stati soprattutto i titoli delle banche, complice proprio il calo dei rendimenti sull’obbligazionario. La redditività delle banche è infatti messa sotto pressione dalla prospettiva di tassi negativi ancora a lungo. Tra i peggiori di giornata spiccano Unicredit (-3,44%), Banco BPM (-3,15%) e UBI Banca (-2,48%).
Tonfo di Ferragamo e Juve
In affanno oggi Salvatore Ferragamo (-3,15%), tra i peggiori del Ftse Mib dopo che gli analisti di Equita Sim hanno tagliato le stime sulla società per il recente rallentamento dello spending cinese. Peggiore di giornata è stata però la Juventus (-4,75%) dopo l’annuncio dell’aumento di capitale da 300 milioni di euro. Eni (-2,83%) ha invece pagato l’effetto dello scatto dell’acconto dividendo di 0,43 euro per azione.
(LaPresse)