MILANO – Piazza Affari recupera un po’ di terreno, con il Ftse Mib che cede l’1% dopo essere sceso fin quasi al -2% in mattinata, mentre la situazione migliora anche sul resto del Vecchio Continente, con Londra che cede lo 0,2%, Francoforte lo 0,5% e Parigi lo 0,6%.
In Borsa affonda Mediaset (-8%) dopo i conti e va male Tim (-3,4%) dopo la cacciata del ceo Amos Genish da parte di Elliott. Vendite su tutte le banche con Mps (-3,1%), Banco Bpm (-2,9%) e Ubi (-2,7%) in testa, così come su Poste (-3%). Il crollo del petrolio pesa su Eni (-2,1%) e Saipem (-2,1%). Bene i titoli del settore auto con Pirelli (+2,4%), Brembo (+1,6%) e Ferrari (+1,1%). Carige rimbalza (+22%) pur recuperando solo in parte le perdite generate dal crollo di ieri.
Spread
Apre sopra i 300 punti, a 306,4, con un rendimento al 3,46%. Ieri il differenziale tra i due titoli decennali aveva aperto con una fiammata a 317 punti ed aveva chiuso a 309 punti.
Euro
In rialzo in avvio di scambi in Europa a 1,1334 da 1,1321 registrato alla chiusura di ieri a Wall Street. Alla vigilia la moneta unica si era tenuta sotto quota 1,13 per poi risalire lentamente. Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 128,70.
Borse europee
Apertura in positivo per le Piazze europee. Parigi sale dello 0,56% con il Cac 40 a 5.097 punti. Francoforte registra un +0,31% con il Dax a 11.447 punti. Londra segna un +0,34% con il Ftse 100 a 7.062 punti.
Borse asiatiche
In positivo con il buon passo delle Piazze cinese su un possibile allentamento delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Hong Kong sale dell’1,25%, Shanghai dell’1,36% e Shenzhen dell’1,45%. Debole Tokyo (Nikkei -0,20%) con gli investitori che temono ulteriori ripercussioni sui mercati finanziari dalla correzione a Wall Street. Sotto la lente soprattutto il rallentamento della crescita in Cina e le prospettive di tassi di interesse più alti negli Usa.
Occhio alla Brexit
Si guarda poi alla Brexit e alle sue ricadute con un vertice dell’Ue il prossimo 25 novembre dopo l’accordo raggiunto dal governo britannico. Osservato speciale resta poi l’Italia sulle tensioni con Bruxelles sulla manovra. I future sull’Europa sono positivi. Tra i dati macro, a parte le immatricolazioni che nei dieci mesi evidenziano un rialzo dell’1,6%, è attesa la bilancia commerciale dell’eurozona. Dagli Usa l’indice Empire e l’outlook Philadelphia Fed.
La fase di correzione che interessa Wall Street ormai da inizio settimana, in particolare il settore della tecnologia al Nasdaq, si riflette sull’andamento della Borsa di Tokyo. L’indice di riferimento Nikkei segna una variazione negativa dello 0,71% in apertura, a quota 21.691,13, con una perdita di 155 punti. Sul mercato dei cambi lo yen si rafforza leggermente sul dollaro a 113,50, e sull’euro a un valore di 128,40.
Oro nero
Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dell’1% a 56,25 dollari al barile.
Oro giallo
L’oro è poco mosso in Asia a 1.212,09 dollari l’oncia, segnando un progresso dello 0,10%.