Piazza Affari riduce il rialzo, spread a 246. Tria: in Italia stabilità monetaria

In rosso Mps e Banco Bpm. In positivo i titoli legati al petrolio con il prezzo del greggio in rialzo

MILANO – Piazza Affari in giornata riduce lievemente il rialzo con il Ftse Mib che avanza dello 0,5% a 19.577 punti. Il rendimento del decennale italiano si attesta al 2,73%. In rosso Mps e Banco Bpm (-1%) mentre sono piatte Ubi (-0,08%) e Mediobanca (-0,03%). In rialzo Banca Generali (+1,3%), Intesa (+1,1%) Bper (+1%) e Unicredit (+0,5%). Continua in profondo rosso Tim (-7,9%), dopo il cda sui conti, mentre corre Saipem (+4,4%), con i due contratti in Arabia Saudita per 1,3 miliardi di dollari.


Spread

Lo spread tra Btp e Bund tocca i 246 punti base ed aggiorna il minimo dallo scorso settembre segnato ieri. Il rendimento del decennale italiano si attesta al 2,73%.


Borse europee

Seduta all’insegna dell’ottimismo per le Borse europee che proseguono le contrattazioni in stabile rialzo e guadagnano oltre l’1%. Gli investitori sulla crescita dell’economia cinese, in attesa dei dati del Pil previsti per lunedì. In attesa dell’avvio di Wall Street con i future positivi, si guarda ai colloqui tra Cina e Usa sul fronte del commercio internazionale. Non sembra destare preoccupazione la situazione nel Regno Unito sulla vicenda della Brexit. L’euro sul dollaro si attesta a 1,1404 a Londra.


Oro nero


Apertura in rialzo per il petrolio a New York scambiato a 52,63 dollari al barile (+1,08%).n positivo i titoli legati al petrolio con il prezzo del greggio in rialzo. Avanzano Tenaris (+2,2%) ed Eni (+2%), quest’ultima dopo che la controllata Vari Energi si è aggiudicata 13 licenze esplorative in Norvegia. Positive anche Snam e Italgas (+0,1%).


Tria: “In Italia stabilità monetaria”

Stabilità monetaria e fiducia sono elementi essenziali” per l’economia. “Oggi abbiamo la stabilità monetaria, anche se forse interpretata in modo troppo rigoroso. Perché si ricerca il target di inflazione al 2% e ancora dopo anni non siamo arrivati a quel punto. Ma certamente abbiamo un problema di fiducia ed è un problema che si ripresenta, non si risolve definitivamente”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

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