MILANO – Anche Piazza Affari festeggia i dati sul lavoro americano migliori delle attese. Il Ftse Mib manda così in archivio l’ultima seduta della settimana e la prima del mese di novembre con un balzo del 1,06% a 22.934,32 punti, mettendo nel mirino la soglia dei 23mila punti che non viene infranta dal maggio 2018.
L’era Lagarde
Il mercato, nel giorno in cui inizia ufficialmente il mandato di Christine Lagarde alla guida della Bce al posto di Mario Draghi, si è concentrato sulle buste paga nei settori non agricoli, le cosiddette non farm payrolls: a ottobre sono stati creati 128mila nuovi posti, oltre le 95mila unità indicate dagli analisti.
Brilla Tenaris
A Milano inarrestabile Tenaris che indossa la maglia di miglior titolo del Ftse Mib con un rialzo del 8,5%. Il titolo si getta alle spalle la debole seduta della vigilia. Sotto i riflettori anche Atlantia che ha chiuso a 22,86 euro. Tra i fattori a sostenere la corsa dell’azione la disponibilità dei tedeschi di Lufthansa di partecipare al salvataggio di Alitalia, la crescita del traffico della rete autostradale e un maggior coinvolgimento della famiglia Benetton nel board.
Fca risale a Piazza Affari
E anche oggi Fca ha continuato a percorrere la strada rialzista, nonostante l’avvio zoppicante. Il titolo è salito dello 0,6, tra i migliori di Piazza Affari e porta a circa il 20% la performance cumulata in 3 sedute. I prezzi beneficiano ancora della notizia relativa alla fusione alla pari con i francesi di Psa. Restando nei titoli della galassia Agnelli, seduta positiva anche per Cnh Industrial (+2,44%), che ha annunciato la cessione della sua attività Truckline, uno dei maggiori rivenditori e distributori australiani di ricambi e accessori aftermarket per veicoli commerciali (autocarri e rimorchi) di tutte le marche europee, nordamericane e giapponesi.
Boom di vendite per Cattolica Assicurazioni
Fuori dal paniere principale, raffica di vendite per Cattolica Assicurazioni a Piazza Affari, col titolo che ha registrato in chiusura un -4,4%. A far scattare i forti cali la decisione assunta dal cda del gruppo di Verona di revocare all’amministratore delegato, Alberto Minali, le deleghe operative, conferendo tutti i poteri al direttore Generale, Carlo Ferraresi. Alla base della decisione, si legge in una nota ufficiale, una divergenza di visione con l’a.d. per quanto riguarda l’organizzazione societaria.
(LaPresse/Finanza.com)