Piazza di spaccio davanti alla chiesa. Blitz degli agenti: 41enne arrestato

Gli investigatori insospettiti dagli spostamenti della vettura in centro

CASERTA – Piazza di spaccio davanti alla chiesa dell’Oasi del Buon Pastore. In pieno centro cittadino. I poliziotti arrestano Marco Russo, 41 anni, per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio. Sorpreso in auto con 12 dosi di crack-cocaina nascoste nei pantaloni e 335 euro. Tutto sequestrato per le indagini.
Dagli uffici della questura fanno sapere che gli spostamenti della vettura in uso all’uomo nel comune di Caserta hanno insospettito i poliziotti della Squadra Volante, che lo hanno fermato e perquisito. Nella tasca dei pantaloncini sono state trovate le dosi di crack e banconote per 335 euro, ritenute provento dello spaccio.
L’uomo è stato fermato e, al termine degli atti di rito negli uffici della polizia, condotto alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in attesa del giudizio di convalida dell’autorità giudiziaria. Sarà la magistratura a valutare la posizione del 41enne di San Prisco, difeso dall’avvocato Gaetano D’Orso.
Questa mattina si svolgerà l’interrogatorio di garanzia.
Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti dopo una indagine mirata e un appostamento davanti alla chiesa del Buon Pastore. Non hanno sorpreso acquirenti, né assistito alla cessione di stupefacenti in strada. Ma nel resoconto dell’arresto parlano di “fiorente attività di spaccio”, tanto che mentre lo stavano controllando, sono arrivate diverse chiamate sul cellulare del 41enne tramite la piattaforma Whatsapp.
Va detto che Marco Russo non ha precedenti specifici. Sempre secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, aveva appena parcheggiato davanti alla chiesa, quando gli agenti hanno deciso di controllarlo e hanno ispezionato il veicolo.
Hanno trovato 12 dosi di crack-cocaina per un peso complessivo di 1,9 grammi. Secondo i poliziotti della Squadra Volante, la droga era “nascosta nella tasca destra dei pantaloni al fine di cederla a terzi”. Hanno sequestrato involucri termosaldati, che ritengono pronti per la vendita al dettaglio. Ma saranno le indagini a dirlo. Di fatto – con ogni probabilità – questa mattina nell’interrogatorio di garanzia sarà contestata l’accusa dello spaccio, dal momento che non sono stati individuati i clienti.
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