TORINO (LaPresse) – A due settimane dall’udienza preliminare per i tragici fatti di piazza San Carlo, fissata per il 23 ottobre, una parte delle minoranze in consiglio comunale chiede che la Città di Torino si costituisca parte civile nel processo. Nel quale fra gli imputati c’è anche la sindaca, Chiara Appendino. Per ora nessun atto è stato assunto in tal senso dalla amministrazione.
L’appello del centrosinistra
La richiesta del centrosinistra in sala rossa prevede anche la possibilità che a farlo sia un curatore speciale. L’iniziativa di Pd, Moderati, Cantiere Civico e Sinistra, da attuarsi attraverso specifico mandato all’Avvocatura, rischia di creare una qualche impasse per la giunta e la maggioranza dei 5 Stelle. E, d’altra parte, di essere tacciata di voler essere un tentativo di strumentalizzazione politica per mano di una parte dell’opposizione. Una iniziativa con cui, peraltro, si ricompatta di fatto il centrosinistra.
La mozione presentata dalle forze politiche
I sostenitori della mozione insistono sullo “choc generale generatosi sia presso la comunità torinese sia ben al di là dei confini. L’evento ha avuto una risonanza mediatica anche a livello internazionale. Torino ha subito un enorme calo reputazionale soprattutto per l’affidabilità nell’organizzare eventi”. Si legge nel testo presentato dal dem Stefano Lo Russo, da Silvio Magliano dei Moderati, da Francesco Tresso della Lista Civica per Torino e da Eleonora Artesio di Torino in Comune.
“La nostra iniziativa è scevra da intento di polemica politica – assicura Tresso – anche se, naturalmente, il fatto che la sindaca sia indagata pone una questione delicata”. Pur non entrando nel merito delle responsabilità, per il consigliere di opposizione “è doveroso che la Citta si costituisca parte civile nel processo. Per cautelarsi sul fronte della richiesta dei danni. Vogliamo evitare che il Comune ci rimetta. Ed è un atto dovuto tutelarci verso il danno di immagine che la comunità e la città hanno subito. Alla luce anche di una mutata percezione della sicurezza”.
La richiesta: città di Torino parte civile nell’udienza
La richiesta della costituzione della Città come parte civile per l’ondata di panico scatenatasi il 3 giugno 2017 durante la proiezione della finale di Champions League, costata la vita a Erika Pioletti e il ferimento di oltre 1.500 persone, arriva dal centrosinistra, ma non è escluso che vi possano convergere anche esponenti del centrodestra, se lo vorranno. “Auspichiamo che da parte della maggioranza ci sia volontà di collaborare rispetto alla nostra mozione”, è l’invito per voce di Tresso da parte dei promotori. Sarà chiesto nella capigruppo di potere discutere già lunedi prossimo la mozione depositata. La data di cui tenere conto è il 23 ottobre, giorno della udienza preliminare.
di Laura Carcano