TORINO – Sarà che all’ultima manifestazione, quella di Torino del 6 aprile, Lega e Forza Italia hanno scelto di non esserci, mentre il governatore uscente Sergio Chiamparino della battaglia per il Sì alla Tav ne ha fatto una bandiera per la sua campagna elettorale, ma alla fine il gioco al rialzo del presidente del Piemonte in cerca di riconferma ha pagato.
L’esempio della madamin
Giovanna Giordano, una delle ‘madamin’ che è stata capace con il comitato creato sui social insieme ad altre professioniste torinesi di portare in piazza migliaia di persone e smuovere l’opinione pubblica nazionale per riaccendere i riflettori sulla Torino-Lione, ha accettato l’offerta di candidarsi nel listino di Chiamparino, in corsa per la riconferma nelle Regionali di maggio. La partita non è da poco, dato che il Piemonte è l’ultimo avamposto del Pd al Nord.
Tav, resta ambigua la linea della Lega
La posizione ambigua della Lega, che si è sempre detta a favore della Tav ma che è al governo (per ora) con il M5S, che ha nel proprio dna la lotta all’alta velocità in Val di Susa, (un tempo) sua roccaforte elettorale, ha lasciato campo libero al ‘Chiampa’, che conta di capitalizzare il largo sostegno raccolto dal comitato ‘Sì Torino va avanti’ delle madamin.
Certo, la scelta non ha mancato di suscitare qualche mal di pancia. Più di uno sui social ha criticato la decisione di abbandonare la trasversalità più volte decantata per puntare su una forza politica in particolare. Giordano intanto si è sospesa dal comitato fino al risultato delle Regionali del 26 maggio, in concomitanza con le Europee.
“Apprezziamo Giovanna per il suo lavoro, il suo impegno, anche per il rispetto che dimostra per la nostra natura apartitica – dicono le altre quattro madamin, Simonetta Carbone, Roberta Castellina, Patrizia Ghiazza e Adele Olivero – e siamo certe che il suo eventuale ingresso nel Consiglio regionale potrà rafforzare lo sviluppo del progetto della Tav e del nostro Manifesto dei sì”.
La linea di Forza Italia
Forza Italia non ha gradito: Osvaldo Napoli si è affrettato a ricordare che la sinistra è “una terra piena di infedeli” No Tav, mentre il candidato di centrodestra, l’azzurro Alberto Cirio, “non ha di questi problemi”.
“Non è assolutamente una questione ideologica, ma di promozione del territorio. La Tav è un’infrastruttura, lo abbiamo sempre detto, non è una questione di destra o di sinistra, serve per gli interessi di tutti i cittadini. Sono istanze che stanno prima delle ideologie”, precisa Giordano spiegando la sua decisione di accettare la proposta di Chiamparino, “finché stai fuori dalla politica fai tanti cose utili, ma non necessariamente ottiene risultati che puoi ottenere se le mani in pasta le metti davvero. È una scelta di concretezza, che puoi ognuno declina personalmente come vuole o come può. Le madamin non stanno con le mani in mano”.
(LaPresse/di Silvia Caprioglio)