Piemonte, Pichetto (Fi): “Chiamparino è un pugile suonato”

"L'appello del presidente Chiamparino di unire le forze civiche e responsabili attorno ad un progetto di centrosinistra pare totalmente anacronistico"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Sergio Chiamparino

ROMA (LaPresse)– Piemonte, Pichetto (Fi): “Chiamparino è un pugile suonato”. “L’appello del presidente Chiamparino di unire le forze civiche e responsabili attorno ad un progetto di centrosinistra pare totalmente anacronistico. Non sono bastati infatti i danni e i fallimenti accumulati in questi ultimi quattro anni e mezzo? I piemontesi non sono autolesionisti. Ormai il presidente Chiamparino appare sempre di più un pugile suonato. Che si aggrappa disperatamente all’avversario per non finire K.O. Un giorno dice di non volersi candidare, l’altro dichiara l’esatto opposto. E’ palese come voglia coprire i fallimenti suoi e del Partito Democratico”. Ad affermarlo il senatore di Forza Italia Gilberto Pichetto, coordinatore regionale del partito.

Piemonte, le dichiarazioni di Pichetto

Prosegue l’esponente piemontese di Forza Italia: “E’ chiaro che la nostra collocazione resta fermamente nel centrodestra. E auspichiamo che tutte le espressioni civiche di centrodestra che governano unitamente a Lega e Fratelli d’Italia molte realtà piemontesi si aggreghino il prossimo anno in una grande coalizione. Per spazzare via questi anni bui del Piemonte”. Conclude Pichetto: “Sarebbe realmente peculiare che imprenditori e società civile totalmente dimenticati in questi anni dal Governo del centrosinistra, nazionale e regionale, e che più volte hanno lamentato i ritardi e la pessima spesa dei fondi comunitari di colpo si uniscano a chi ha dimostrato di non essere in grado di governare il Piemonte”.

“La Regione deve ripartire da un progetto serio”

“La nostra Regione deve ripartire da un progetto serio e coerente di centrodestra. L’unico che può essere in grado di rimettere in carreggiata una Regione che era stata gettata nel baratro dalla gestione Bresso e che oggi veleggia a vista con: una sanità ridotta a pezzi, le principali partecipate demolite, pesantissimi ritardi nella spesa dei fondi comunitari, la mancanza di politiche industriali d’ampio respiro e famiglie sempre più sole nell’affrontare i problemi quotidiani. L’unica scelta responsabile è quella di una grande aggregazione di centrodestra con forze civiche, Forza Italia, Lega Fratelli d’Italia e tutte quelle persone di buona volontà che possono far tornare grande il nostro Piemonte”.

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