ROMA – “Se il 2018 è andato male, il 2019 andrà peggio. Le previsioni da parte dei maggiori istituti internazionali, infatti, stimano una crescita del Pil nulla o di poco superiore allo zero. Di conseguenza, il rapporto deficit/Pil sarà ben superiore al 2,0% concordato dal Governo con la Commissione Europea a dicembre e dovrebbe attestarsi attorno al 2,5% o anche oltre.
Anche il rapporto debito/Pil dovrebbe rimanere sopra il 132,0%, e potrebbe anche salire ulteriormente. Nessuna possibilità di ridurre la pressione fiscale, che anzi potrebbe crescere per effetto dell’aumento dell’IVA inserito all’interno delle clausole di salvaguardia e di una possibile patrimoniale richiesta da Bruxelles per correggere gli squilibri eccessivi della nostra finanza pubblica. Gli investimenti resteranno al palo, dal momento che l’Esecutivo ha deciso di investire tutte le risorse per finanziare la spesa corrente assistenzialista e la disoccupazione è destinata ad aumentare, per effetto della recessione economica.
L’unico che crede ancora al fatto che il 2019 “sarà un anno bellissimo” è il presidente del Consiglio Conte e i suoi due vicepremier Salvini e Di Maio. Per il resto degli italiani, invece, sarà l’ennesimo anno in cui dovranno tirare ancora la cinghia”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.
(LaPresse)