Il senatore leghista Pillon: “Divorzi, false denunce come le violenze”

Intervista al senatore leghista che ha presentato il Ddl che cancella gli assegni di mantenimento

NAPOLI – Giorni di polemiche intorno al Ddl del senatore leghista Simone Pillon che introduce il concetto di bigenitorialità perfetta, ossia in caso di separazione di una coppia devono essere equamente condivisi il mantenimento dei figli, il loro affido, i costi e il tempo da passarci insieme. Al di là delle intenzioni, è chiaro che quando si arriva ad un divorzio, di perfetto c’è ben poco.

Chi arriva a dividersi non viveva un matrimonio perfetto, figurarsi se ha la capacità di rendere perfetto il divorzio. I casi in cui un uomo e una donna si lasciano dandosi una pacca sulla spalla, ringraziandosi per i bei momenti passati insieme, sono in numero nettamente inferiore rispetto a quelli in cui la coppia, un tempo innamorata, diventa la versione reale dei protagonisti de ‘La guerra dei Roses’. Violenza, ripicche, figli utilizzati come merce di scambio o per ricattare l’ex amato. Sono questioni che per l’organizzatore del ‘Family day’ possono essere risolte con il Ddl. O almeno questo è quello che fa intendere nella sua intervista a ‘Cronache’.

Onorevole, il suo Ddl sull’affido condiviso ha scatenato forti polemiche, molti suoi colleghi dicono che è inaccettabile. Che pensa di questa bocciatura?

Il Ddl nasce dall’esigenza, che ci viene rappresentata da moltissime famiglie separate, di una maggiore equità nell’interesse dei minori. Noi stiamo dando voce alle esigenze del Paese.

Tra le contestazioni c’è quella relativa all’ulteriore indebolimento della donna visto che il Ddl prevede l’abolizone dell’assegno di mantenimento e considerato che in Italia solo una donna con figli su tre lavora. Insomma si rischia che una donna non riesca ad essere economicamente autosufficiente. Cosa risponde?

A chi avanza questo tipo di contestazione consiglio di leggere bene il testo, così scoprirà che l’assegno di mantenimento per la donna non viene toccato e l’assegno di mantenimento per figli viene sostituito dal mantenimento diretto calcolato su base proporzionale al reddito. In questo modo la donna non dovrà più anticipare le spese, ad esempio per far fare ai figli nuoto o danza, e poi chiedere il rimborso all’ex marito, ma provvederà direttamente il suo ex. E’ una forma molto più semplice e che funziona benissimo in molti paesi europei ed extraeuropei e che semplifica la vita alle donne. Non è affatto vero che ci sarà un problema di impoverimento, ma al contrario miglioreremo di molto la situazione perché nessuno sarà più costretto ad anticipare le spese per conto dell’altro.

Gran parte delle donne presenti in Parlamento si sono ritrovate unite sotto la bandiera della contrarietà alla sua proposta. Non ha pensato che la rivolta delle quote rosa sarebbe stata inevitabile?

Non è un Ddl che vuole sostenere diritti degli uomini o delle donne. Dobbiamo uscire da questa ideologia che purtroppo ha portato la lotta di classe all’interno della famiglia per cui si mettono papà contro mamme, mariti contro mogli, maschi contro femmine. E’ necessario uscire da questa dinamica perché ci ha dato come risultato i papà bancomat, da una parte, e le mamme lasciate sole a tirare su i figli, dall’altra. Dobbiamo invece metterci nei panni del bambino e assecondare la sua necessità che è quella di stare tanto più tempo possibile col padre quanto con la madre. Noi crediamo che bisogna accontentare i figli. Se le cose sono tanto semplici e vanno nella direzione del miglioramento delle condizioni di vita di donne, uomini e soprattutto bambini, perché tante critiche?

Cosa non è stato capito?

Credo che la gente abbia compreso pienamente tutto, tanto è vero che riceviamo tonnellate di mail e commenti su Facebook di sostegno da parte di papà e di mamme di tutta Italia contentissimi di questo Ddl.

Capitolo a parte è quello relativo alla violenza sulle donne…

Ci tengo a specificare bene che qualora ci sia violenza, non ci sarà l’affido condiviso. Però deve essere chiaro che anche le false denunce per violenza saranno trattate allo stesso modo della violenza. E’ tanto vergognoso che ci sia violenza in famiglia e chi la commette deve essere punito, ma è altrettanto vergognoso fare una falsa denuncia solo per togliersi di mezzo il marito o la moglie nella causa di separazione danneggiando in questo modo in maniera irreparabile i figli.

Mediazione familiare, anche su questo polemiche, poiché si pensa che questa sarà un costo aggiuntivo alle spese familiari…

In realtà non è così. Il primo incontro sarà gratuito, le tariffe le abbiamo già concordate con il Ministero della Giustizia e saranno ‘popolari’. La mediazione serve ad aiutare i papà e le mamme ad evitare una lunghissima e costosissima causa, quindi ci sarà un risparmio nella mediazione. Certo poi se a fare le interviste sono i grandi studi legali che hanno fatto milioni di euro sulla pelle delle famiglie separate è ovvio c’è preoccupazione. Ma bisogna capire chi ha interesse in cosa.

Il segretario del Pd Maurizio Martina le ha chiesto di ritirare il ddl. Lo farà?

Invito tutti ad andare a leggere i commenti sotto il post di Martina. Noi non ritireremo nulla, anzi siamo in strettissimo contatto con i ministri Fontana e Bonafede e stiamo organizzando le audizioni, ascolteremo tutti e apporteremo al testo le migliorie necessarie perché il Ddl non è perfetto. Lo presentiamo con tutta l’umiltà che abbiamo e faremo il necessario per perfezionarlo. Ascolteremo tutti e saremo contenti di collaborare perché questa non deve essere una legge di uno, ma di tutti nell’interesse dei bambini.

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