Roma, 26 apr. (LaPresse) – “Come ogni anno c’è chi infanga la memoria del 25 aprile rendendosi protagonista di episodi deplorevoli che dobbiamo continuare a condannare perché non diventino una tollerata abitudine. A Milano c’è chi è arrivato ad insultare la Brigata Ebraica e i reduci dei campi di concentramento nazisti”.
Lo scrive su Facebook la ministra della Difesa Roberta Pinotti. “L’odio e la violenza verbale – aggiunge – sembrano essere ormai dilaganti ad ogni livello della società italiana. Non è tanto l’ideologia politica il motore di tutto questo, quanto quella “cieca furia nichilista” di cui parla oggi su La Stampa storico Giovanni Sabbatucci e che rischia di logorare nel profondo le nostre comunità. La incontriamo nelle contestazioni del 25 aprile, ma anche nelle esternazioni di chi sui social si augura la morte del Presidente emerito Giorgio Napolitano mentre si trova in sala operatoria per un’operazione al cuore”, sottolinea.
“Oggi più che mai abbiamo il dovere di riflettere sulla qualità della nostra democrazia e sui principi costituzionali che dovrebbero tenerci insieme: l’antifascismo e i valori della Resistenza sono l’esatto opposto della violenza intollerante mostrata nei cortei, sui mezzi di comunicazione e a volte anche nel dibattito politico. Ripartiamo dagli ideali e dal significato più profondo del 25 aprile, una data che dovrebbe unire e mai più dividere”, conclude Pinotti.