Piombo sulla piazza dei Gaetano

Antonio Gaetano (ferito)

NAPOLI – Ancora un raid di piombo, ancora un attacco frontale a un soggetto che, nel giro di pochi mesi, è riuscito – nonostante la giovane età – a prendere le redini di un’organizzazione criminale. Spari nella piazza di spaccio delle Case Gialle in via Escrivà. I clan hanno alzato il tiro: domenica notte a Mergellina l’agguato ad Antonio Gaetano (nella foto)  – 19enne ritenuto reggente del  clan CaloneEspositoMarsicano -,ieri pomeriggio spari in pieno giorno nella piazza di spaccio gestita, secondo gli investigatori, dalla sua famiglia, legata tra le altre cose alla mala della ‘44’ del Rione Traiano. Prima ancora, nella notte tra il primo e il 2 marzo, un commando di fuoco aveva esploso proiettili contro l’abitazione di Gaetano al civico 334 di via Evangelista Torricelli. E’ il terzo attacco al 19enne in appena tredici giorni, il quarto in sette mesi se si considera l’agguato che gli fu teso ad agosto 2022. E la tensione, a Pianura, continua a salire, in quella che può essere definita la faida dei gadget del Napoli. 

Il raid in via Escrivà

Le 15 sono trascorse da una manciata di minuti quando alla polizia arriva una segnalazione che parla dell’esplosione di colpi di arma da fuoco in via Josè Maria Escrivà, zona conosciuta col nome di Case Gialle, dal colore delle palazzine. Alle 15,30 arrivano le Volanti del commissariato locale di polizia. Gli agenti scendono dalle auto e iniziano a cercare riscontri alla segnalazione. Sull’asfalto non ci sono bossoli. Strano, forse chi ha premuto il grilletto ha usato una pistola a tamburo. Si guardano intorno, gli agenti, e nel giro di pochi istanti individuano il bersaglio dei pistoleri. E’ una Toyota parcheggiata lungo il marciapiede e ad attirare l’attenzione dei poliziotti è il parabrezza, che presenta il foro di un proiettile. I rilievi della polizia proseguono fino al tramonto, con gli investigatori che cercano eventuali testimonianze. Telecamere di videosorveglianza nemmeno a pagarle, nel rione di edilizia popolare delle Case Gialle. 

E’ il terzo attacco ad Antonio Gaetano, si diceva, ma è anche il terzo raid di piombo nel giro di sei mesi in via Escrivà. Fine settembre, metà dicembre, ieri. Tre ‘stese’ che, molto probabilmente, hanno un unico mittente e un unico destinatario: il clan CarilloPerfetto e, appunto, il gruppo rappresentato da Antonio Gaetano, che avrebbe interrotto la pax mafiosa lanciandosi nel business delle estorsioni ai venditori ambulanti di gadget del Napoli. Ad agosto dell’anno scorso Gaetano scampò alla morte che gli si presentò sotto forma di quattro proiettili alle gambe. Poi gli spari contro la sua abitazione nel rione Cannavino, due settimane fa, in piena notte, e l’agguato nel traffico della movida di Mergellina di domenica notte. Da allora il ragazzo lotta tra la vita e la morte all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta. 

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