PISA – Arresto in flagranza operato dai militari della guardia di finanza di Pisa nei confronti di un presunto usuraio e di una sua presunta complice, avvenuto mentre i due stavano riscuotendo da un imprenditore di Cascina (Pisa) una somma di denaro che, secondo gli investigatori, sarebbe stata una rata degli interessi applicati a un prestito.
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla procura di Pisa, l’imprenditore di Cascina nel 2017, aveva avuto in prestito dal presunto usuraio, un 58enne, una somma di circa 90.000 euro, utilizzata per superare una crisi di liquidità pregressa. A fronte di tale importo, l’imprenditore sarebbe stato costretto a restituire, nel tempo, circa 240.000 euro, oltre a una parte cospicua dell’incasso delle vendite, che con cadenza settimanale veniva prelevato dalla presunta complice dell’uomo accusato di usura, una 37enne che, sempre secondo le accuse, sarebbe addirittura stata incaricata di passare al setaccio la contabilità dell’imprenditore per sottrarre ulteriori somme.
Nell’ambito dell’operazione che ha portato all’arresto dei due, sono state eseguite perquisizioni nelle province di Pisa e Firenze. Gli arresti sono stati convalidati dal gip che ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 58enne e i domiciliari per la 37enne.
(LaPresse)