NAPOLI – La guerra tra clan non conosce tregua, nemmeno con i boss in carcere. La faida tra i Marigliano e il gruppo facente capo a Nicola Rullo, entrambi riconducibili alla storica alleanza criminale dei Contini, continua a infiammare le strade della città. L’ultimo segnale di una tensione mai sopita arriva da un’operazione condotta dalla Polizia di Stato nel cuore delle Case Nuove. Gli agenti hanno fatto irruzione in uno stabile di via Amerigo Vespucci, dove in un vano sottoscala è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale. In particolare, i poliziotti hanno trovato una pistola revolver calibro 38 special e una pistola Beretta 9×21, entrambe con matricola abrasa, a conferma della loro provenienza illecita. Accanto alle armi, ben 70 cartucce di vario calibro. Ma non solo. Durante l’ispezione è stata scoperta anche una sacca, abilmente occultata, al cui interno era custodito un involucro contenente circa 800 grammi di cocaina.
Un quantitativo destinato con ogni probabilità al mercato dello spaccio locale, che rappresenta una delle principali fonti di reddito delle organizzazioni camorristiche attive nella zona. L’intero materiale è stato posto sotto sequestro. L’operazione conferma ancora una volta come, nonostante le recenti operazioni delle forze dell’ordine e l’arresto di figure apicali dei clan, la struttura criminale resti attiva e ben radicata sul territorio. Le armi trovate, pronte all’uso, sono l’ennesima prova di un conflitto armato in corso, alimentato da dinamiche di potere e controllo del traffico di droga.
Il quadrilatero delle Case Nuove, storicamente roccaforte dei Contini e crocevia di interessi illeciti, resta un punto nevralgico nelle dinamiche della criminalità organizzata partenopea. La faida tra i Marigliano e il gruppo di Rullo non è solo una contesa tra bande rivali, ma il sintomo di una più ampia instabilità che preoccupa le forze dell’ordine e la cittadinanza. Intanto, proseguono le indagini per risalire ai responsabili
del nascondiglio e per capire se l’arsenale fosse destinato a un imminente regolamento di conti. Le istituzioni, da parte loro, ribadiscono l’impegno nella lotta alla camorra, ma il ritrovamento di armi e droga in pieno centro urbano racconta una realtà ancora lontana da una vera pacificazione